Addio, ritorno e rinascita: il nuovo Joao Mario
Rete e assist, il portoghese protagonista: «Sono felice, grazie ai tifosi per la fiducia»
MILANO «Ringrazio i tifosi per la fiducia che sono tornati a concedermi e sono felice per il gol». Anche Joao Mario ha partecipato alla manita col Genoa. Era dal 28 gennaio 2017 (3-0 al Pescara a San Siro) che il portoghese non segnava. E dopo il derby di Coppa Italia col Milan (27 dicembre 2017) e il clamoroso gol sbagliato sullo 0-0 sembrava che il suo tempo all’inter fosse scaduto. Finito in prestito al West Ham aveva dichiarato che non sarebbe più tornato a Milano. E, infatti, quest’estate l’inter ha provato a trovargli una destinazione, ma il portoghese campione d’europa con la sua Nazionale nel 2016 e acquistato per 45 milioni dallo Sporting Lisbona, ha rifiutato parecchi club. E, allora, Spalletti ha provato a recuperarlo. Fuori dalla lista Champions, sempre e solo panchina per lui sino alla trasferta di Roma con la Lazio, dove ha sfoderato una gran prestazione.
Contro il Genoa ancora titolare: un gol e tanti complimenti. «Trasformerò i fischi in applausi» aveva promesso Joao Mario ed è stato di parola. «Era fondamentale vincere con il Genoa e ci siamo riusciti giocando molto bene proprio come avevamo fatto all’olimpico lunedì sera» ha sottolineato il centrocampista portoghese. «Quando hai a che fare con calciatori come Joao Mario e Gagliardini diventa tutto più facile — ha sottolineato Spalletti —. Se avessero diminuito l’intensità in allenamento non avrebbero giocato come hanno fatto col Genoa. Sono felice anche per Dalbert, uno che la vive con ansia e a volte sbaglia cose che sa fare sotto gamba, ma col Genoa ha giocato una grande partita».
Siparietto finale con Roberto Gagliardini. «È fondamentale farsi trovare sempre pronti e io ci sono riuscito. I due gol? Li dedico alla famiglia, alla mia ragazza e al mio cagnolino appena nato».