Salvini contro gli «ambientalisti da salotto» L’ira della sinistra: parla chi fa i condoni
Conte in visita alle zone alluvionate promette un miliardo per combattere il dissesto idrogeologico
ROMA Un miliardo di euro per arginare il dissesto idrogeologico, promette il premier Giuseppe Conte che ieri ha visitato le aree alluvionate della Sicilia e in settimana convocherà un Consiglio dei ministri «per deliberare lo stato di emergenza in più regioni e stanziare le risorse per interventi di messa in sicurezza del territorio» stremato dalla furia delle intemperie.
Una prima dimostrazione di quella «solidarietà piena e concreta» alla gente alluvionata invocata dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha ribadito «la vicinanza dell’italia ai familiari delle vittime». Il presidente del Senato Elisabetta Alberti Casellati dichiara che «non si può più
Grazie ai militari e volontari impegnati nei soccorsi E alle popolazioni delle zone colpite la solidarietà piena di tutta l’italia Sergio Mattarella
parlare di emergenza di fronte al ripetersi di questi fenomeni, ormai siamo in una situazione di pericolo costante, serve una normativa della ricostruzione». Il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli rileva che «chi ha governato il nostro Paese negli ultimi 30 anni, ad essere buoni, non ha fatto abbastanza per la tutela del territorio e per la lotta al dissesto idrogeologico, finendo per scassare la Penisola».
L’impegno del governo sarà concreto e rapido, ribadisce il ministro dell’interno Matteo Salvini che propone «stop alle tasse per le popolazioni colpite dal maltempo», garantisce che «lo Stato farà la sua parte, stiamo cercando soldi in cassetti e cassettini, i primi 250 milioni sono già pronti» e se la prende con «troppi anni di incuria e con l’ambientalismo da salotto: non ti fanno toccare l’albero nell’alveo ed ecco che l’alberello ti presenta il conto».
Un’interpretazione che scatena la polemica di Maurizio Martina: «Chi ha votato pochi giorni fa l’ultimo condono edilizio», gli rinfaccia il segretario uscente del Pd «dovrebbe tacere: lavori per aiutare chi è stato colpito e basta». Si indigna anche Angelo Bonelli dei Verdi: «Mai tanta ignoranza cinica era andata al potere: Salvini omette di parlare della drammaticità rappresentata dai cambiamenti climatici e dalla folle cementificazione che ha portato a costruire ovunque». Per Nicola Fratoianni di Liberi e uguali «il solito pessimo Salvini scarica la colpa dei disastri sugli alberelli e sull’ambientalismo, roba da pazzi». Beatrice Brignone, segretaria di Possibile, lo ritiene «inadeguato al suo ruolo: se la prende con un presunto ambientalismo da salotto per promuovere il suo ambientalismo da condono».
Tre cose da fare subito, elenca il presidente della Regione Lazio, il dem Nicola Zingaretti: «Uno: bloccare qualsiasi tipo di condono edilizio che massacra il territorio, tipo quello di Ischia. Due: sostegno immediato alle imprese e all’agricoltura con indennizzi e sospensione delle tasse. Tre: piano straordinario di investimenti sulla prevenzione sul dissesto idrogeologico con un cronoprogramma preciso degli interventi».
Il ministro per il Sud, Barbara Lezzi, dei Cinquestelle, invoca una coalizione contro l’emergenza: è inutile farsi la guerra, ci vuole un fronte nazionale». Il Wwf sollecita «una conferenza nazionale sul cambiamento climatico con tutte le regioni».
Non si può più definire emergenza il ripetersi costante di questi fenomeni, serve una normativa della ricostruzione Elisabetta Alberti Casellati
Il piano di aiuti
In settimana Consiglio dei ministri per varare lo stato di emergenza e stanziare i primi aiuti