PIÙ SEVERITÀ A SCUOLA PER CHI IGNORA LE REGOLE
Caro direttore, mia madre (classe 1921) mi raccontava che ai suoi tempi, fra le fantasiose punizioni scolastiche, c’era quella di far stare inginocchiati gli alunni dietro la lavagna con sotto le ginocchia i grani del mais. Tali punizioni sono state poi messe al bando con sospiro di sollievo di figli, nipoti e pronipoti. È di questi giorni la notizia che la professoressa di storia di una scuola di Vimercate è stata ferita a sediate da alcuni suoi alunni. Penso che le punizioni del tempo di mia madre debbano continuare a essere messe al bando, ma perché non cercarne di altrettante sonore? Ad esempio, perché non far ripetere l’anno agli scolari che meritano il sette in condotta? È vero: la condotta non è una materia. Ma, a mio parere, è più di una materia. È la generatrice della materia delle materie, ovvero, l’educazione civica che forse proprio perché insegna il vivere del mondo non s’insegna più. Alessandro Prandi
LCaro signor Prandi, a storia della professoressa di Vimercate purtroppo è l’ultimo di una catena di episodi di maleducazione, bullismo e strafottenza nelle nostre aule. Discutiamo seriamente del problema solo con una piccola avvertenza: la maggioranza degli studenti va a scuola per imparare, si comporta bene e ha un rapporto positivo con i professori. Proprio per questa ragione dobbiamo tornare a essere molto severi con chi si comporta male. Con gli studenti fannulloni, maleducati e violenti nei confronti dei docenti e dei loro compagni di classe. Ma anche con i genitori che li difendono, si trasformano nei loro avvocati difensori e qualche volta addirittura aggrediscono gli insegnanti (l’ultimo episodio proprio l’altro ieri in una scuola elementare).
Ci sono tanti modi per far rispettare le regole: dal brutto voto alla sospensione, all’obbligo di riparazione e alle attività di volontariato nei casi di danneggiamenti. Ma certamente è indispensabile che questi ragazzi, anche tramite il ritorno dell’insegnamento dell’educazione civica, maturino e comprendano quanto siano importanti la scuola e i comportamenti rispettosi. Se non lo capiscono alla loro età probabilmente non lo capiranno più nella vita.