Corriere della Sera

Merz, l’anti Merkel Ma nell’ombra si muove Schäuble

È lui il regista dell’operazione contro Angela Puntando forse alla poltrona di cancellier­e

- DAL NOSTRO CORRISPOND­ENTE Paolo Valentino

BERLINO Se dovessimo basarci sulla bombastica copertura mediatica, Friedrich Merz sembra destinato a stracciare i suoi avversari nella corsa a succedere ad Angela Merkel alla presidenza della Cdu. Dieci anni dopo il «gran rifiuto» con cui disse addio alla politica federale, il ritorno nell’arena dell’ex capogruppo cristiano-democratic­o al Bundestag, fatto fuori da Merkel nel 2002, ha avuto l’effetto di un fuoco d’artificio nel cielo della scena pubblica tedesca.

La sfida di «Friedrich der Grosse», come lo ha ribattezza­to con esagerazio­ne Die Welt, scomodando addirittur­a il grande imperatore prussiano, conferma l’aforisma shakespear­iano, secondo cui «l’azione è più rara nella virtù che nella vendetta». Ha infatti i contorni di una nemesi verso la nemica di sempre, l’ex «ragazza venuta dall’est» che mise fine in modo brutale a una carriera fin lì inarrestab­ile.

Ma dietro la vicenda personale, che colora con le tinte della tragedia la succession­e a Merkel, un’altra e più rilevante battaglia sta per essere combattuta nei trenta giorni che mancano al congresso di Amburgo, dove la Cdu eleggerà il nuovo presidente. È una contesa per l’anima del partito, una Richtungse­nts che id ung che dovrà scegliere tra due direzioni affatto diverse e il cui esito non è per nulla scontato, come l’eccitazion­e provocata da Merz potrebbe far credere.

Custode del corso centrista moderato incarnato da Angela Merkel, è Annegret Kramp karrenbaue­r, 56 anni, attuale segretario generale. Stesso profilo sobrio, stessa antiretori­ca, stesso pragmatism­o della sua mentore, con lei al vertice l’unione cristiano-democratic­a si muoverebbe nel solco tracciato dalla cancellier­a. L’eccessiva vicinanza, se non l’identifica­zione con Merkel la penalizza. Ma ha dalla sua l’apparato e le donne e questo la rende avversario formidabil­e. Merz, così come il terzo candidato Jens Spahn che ora però appare fuori gioco, offrirebbe invece una piattaform­a e una narrazione a tutti i conservato­ri insoddisfa­tti del merkelismo, accusato di quella «smobilitaz­ione asimmetric­a» che ha disarticol­ato il paesaggio politico, favorendo la crescita dell’estrema destra e scarnifica­ndo la socialdemo­crazia. Se non in tutti i contenuti, nello stile: posizioni nette, chiaro profilo economico liberale, resistenza allo Zeitgeist, forte leadership europea come dimostra la lettera firmata insieme a Jürgen Habermas in favore di un rafforzame­nto dell’eurozona e di un esercito europeo. E soprattutt­o brillantez­za, dopo l’opacità come modello di governo che ha segnato i 13 anni di Merkel.

Ma su Friedrich Merz pesa l’ombra del passato. Non tanto per i suoi 62 anni d’età, quanto perché l’avvocato del Nord Reno-vestfalia, cattolico e tradiziona­lista, incarna la vecchia Cdu tedesco-occidental­e, conservatr­ice, vicina (troppo) al mondo delle imprese, a fortissima dominanza maschile. È plausibile un ritorno al futuro, dopo la metamorfos­i prodottasi nel segno di Angela Merkel?

Ne sembra convinto il grande regista dell’operazione Merz, il presidente del Bundestag, Wolfgang Schäuble, che secondo molti retroscena sin dalla primavera avrebbe ispirato e consigliat­o passo per passo il suo ambizioso pupillo. C’è sicurament­e un che di nobile nell’atteggiame­nto di Schäuble, fedele alla sua massima che «quando i tempi cambiano, bisogna trovare nuove risposte», quelle che Merkel non sembra più avere. Ma ci sono anche nemesi e forse anche un calcolo personale. Merz sarebbe infatti l’ideale vendicator­e di tutti i torti subiti negli anni da Schäuble a opera della cancellier­a, che pure ha servito con lealtà. Di più, una volta Merz al vertice della Cdu, se la Grosse Koalition dovesse cadere prima della scadenza naturale, chi sarebbe il candidato ideale a guidare la transizion­e con un governo Cdu di minoranza? Proprio lui, Schäuble, il Sisifo che per una volta non vedrebbe più rotolare il masso che per anni ha sempre portato in vetta.

Le sorti dell’esecutivo Se venisse eletto alla presidenza della Cdu la Spd potrebbe rompere l’alleanza di governo

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Favorito Friedrich Merz, 62 anni: è il favorito a succedere a Merkel al timone della Cdu
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