«Sono cresciuta tra libri e pattinaggio Ora voglio diventare controllore di volo
Quando è entrata in classe, si è accorta subito di essere un «esemplare» raro. «Ma lo sapevo che scegliendo l’istituto tecnico nautico Tomaso di Savoia, indirizzo Trasporti e Logistica, sarei stata una delle poche ragazze», scherza Serena Gaggi, triestina, 19 anni, un passato da pattinatrice artistica e un presente da studentessa di Ingegneria aerospaziale al Politecnico di Milano. Femminilità e razionalità nella stessa piccola donna, portate ai massimi estremi: guardando le foto con trucco e tutù e, vicine, quelle in tuta nell’hangar, sembra di vedere due persone diverse. «Eh, ma adesso ho dovuto abbandonare il pattinaggio; la mia specialità, danza, a Milano non c’è», si dispiace. Da campionessa regionale prima e vicecampionessa italiana poi, non ha mai trovato nello sport un impedimento, anzi: «Con l’entusiasmo fai tutto. I miei compagni di classe mi hanno sempre apprezzato per questo, e anche i professori: nessuno mi ha mai fatto sentire discriminata. Me la sono sempre cavata bene a scuola: le mie materie preferite erano navigazione aerea, e poi matematica, meccanica...». Grazie anche al supporto di sua sorella e suo fratello acquisiti (nati da un precedente legame del papà), si è diplomata con lode nella sezione «conduzione del mezzo aereo». Il suo sogno? «Diventare controllore del traffico aereo. Il concorso Enav non c’è, avevo tentato quello europeo ma non ce l’ho fatta, per cui adesso frequento l’università». E impara a cucinare: «Preparo una pasta zucchine, gamberetti e zafferano niente male...».
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