Corriere della Sera

Le etichette adesive per bambini da 2,5 milioni di euro

- Corinna De Cesare

Durante l’estate sviluppa il 60% del suo volume d’affari. Ma, cosa ancora più curiosa, si tratta di un’azienda nata da un’idea che avrebbe potuto avere qualsiasi genitore. Perché Sandrine Jullien-rouquie, nel 2011, lavorava ancora a Parigi nell’ambito della produzione cinematogr­afica: si occupava dei contratti agli attori, ai tecnici e dell’organizzaz­ione delle riprese per registi d’oltralpe come Laurent Tirard («Un amore all’altezza»). Poi è arrivato il primo giorno di scuola di sua figlia: «La maestra ha chiesto di contrasseg­nare gli effetti personali dei bambini con le etichette —racconta oggi —. Panico! “Io non so cucire e non ho tempo di stirare!”, ho pensato. Così mi sono messa subito a cercare online qualcosa ma non trovavo niente di soddisface­nte».

Le etichette alla fine Sandrine se l’è fatte da sola e ora ne vende 15 milioni in oltre 80 paesi nel mondo. Si è trasferita a Toulouse e ha creato da zero un’impresa valutata dal Financial Times tra le prime 250 aziende europee per crescita (+646% il fatturato tra il 2013 e il 2016, «FT 1000 list»). I numeri sono ancora piccoli (2,3 milioni di fatturato nel 2017) ma l’anno scorso un’iniezione di capitale di 200 mila euro da parte del fondo di venture ca- pital Mp Croissance ha consentito di far aprire a Sandrine anche la sede italiana, mercato che rappresent­a oggi il 15% del giro d’affari di Ludilabel.

Che cosa hanno di tanto particolar­e le sue etichette? Niente. «Ma si applicano direttamen­te sul tagliandin­o di composizio­ne del capo d’abbigliame­nto senza necessità di stirare o cucire e resistono al lavaggio in lavatrice, all’asciugatri­ce e al ferro da stiro» precisa Sandrine che quest’anno si è posta come obiettivo l’internazio­nalizzazio­ne e un fatturato da 2,5 milioni. «Cerchiamo di rispondere alle esigenze degli genitori di oggi: qualità, praticità, facilità e rapidità del processo di invio e ricezione dell’ordine, attenzione all’estetica e al gusto personale — aggiunge —. Tant’è che abbiamo acquisito le licenze Disney e Marvel per proporre le etichette con le illustrazi­oni dei personaggi più amati dai bambini». Anche se Charlize e Colomba, le sue due figlie, non hanno ormai più bisogno di etichette sui vestiti.

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milioni le etichette vendute in oltre ottanta Paesi dall’azienda Chi è Sandrine Jullienrou­quie, nel 2011 ha fondato Ludilabel

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