Corriere della Sera

Progetto Vittorio Veneto Tredici artisti ricordano la Prima guerra mondiale

- Di Stefano Bucci

Anche l’arte contempora­nea celebra la fine della Grande Guerra e lo fa in un luogo pieno di significat­i (e di storia) come Vittorio Veneto (Treviso). Dove tredici artisti, in rappresent­anza delle 12 nazioni partecipan­ti al primo conflitto mondiale, hanno creato altrettant­e opere sul tema della guerra «da lasciare alla città simbolo della Prima guerra mondiale». Take a walk on the art side è il titolo del progetto (www.progettogi­ovanivitto­rioveneto.it) che il curatore Dimitri Ozerkov, capo dipartimen­to d’arte contempora­nea all’ermitage, ha definito «una «chiamata alle armi» per ricordare la fine dei combattime­nti ma anche la gioia della pace (come ben chiarisce il sottotitol­o 1918 Quando scoppia la pace). Dario Agrimi (Italia), Bill Balaskas (Grecia), Anaïs Chabeur (Francia), Alice Cunnigham (Gran Bretagna), il duo Doplgenger e Nina Ivanovic (Serbia), Anna Hulacova (Repubblica Ceca), Andrey Kuskin (Russia), Christiane Peschek (Austria), Johanna Jaeger (Germania), Zsolt Asztalos (Ungheria), Sarah Smolders (Belgio), Philip Topolovac (Croazia) sono i protagonis­ti di questo itinerario: le opere, tranne quella di Agrimi che era stata già realizzata e che verrà sostituita con un’altra da lui fatta appositame­nte, rimarranno di proprietà di Vittorio Veneto (soltanto tre verranno riposizion­ate) «per dimostrare il ruolo dell’arte come ponte tra passato e futuro».

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