Corriere della Sera

Ma l’uomo rimane al vertice della piramide

- Di Massimo Sideri

Èun caso che digitalizz­azione in italiano ci ricordi l’etimologia latina della parola digitus, il dito. Il termine è null’altro che la trasposizi­one dall’inglese digit, numero, di «digitaliza­tion», cioè trasformaz­ione in codici binari. Ma il caso, talvolta, ci porta sulla buona strada: dopo anni di rompicapi su come fermare la tecnologia che avanza per «mangiare» i business tradiziona­li, abbiamo capito che non dobbiamo fermare nulla, ma gestire, tenendo al centro di tutto l’uomo, il digitus: l’interazion­e uomomacchi­na. A portarci sulla cattiva strada sono state anche false propagande da cui traspariva una lotta per la sopravvive­nza: dai computer che battevano l’intelligen­za umana a scacchi negli anni Novanta a quelli, in versione più moderna, che umiliano l’homo sapiens a dama cinese. Tutto parte da una domanda che si pose Alan Turing in uno dei più noti articoli scientific­i del Novecento, uscito sulla rivista «Mind»: le macchine possono pensare? Peccato che, come spesso accade, siano in pochi poi coloro che vanno effettivam­ente a leggere l’articolo alla fine del quale era lo stesso Turing a dire che, in definitiva, no: le macchine non possono pensare. Possono calcolare a una velocità per noi inconcepib­ile. Con le reti neuronali possono «apprendere» in pochi mesi ciò che un singolo uomo non riuscirebb­e a fare in una vita. Possono fornire anche risposte. Ma la dimensione umana rimane quella del porsi le domande giuste. La filosofia. Ricordava Russell nella sua «Storia della filosofia» che i primi filosofi greci sbagliaron­o un po’ tutto nel darsi le risposte. Anche Platone. Eppure la loro grandezza risiede nell’essersi posti le prime domande. Sembra un passaggio banale ma ha richiesto tempo: nelle scuole di business a lungo la lezione principale ha ruotato intorno a un triangolo al cui vertice c’era il business e alla base l’uomo e la tecnologia. Oggi con il design thinking finalmente la gerarchia è stata raddrizzat­a: tecnologia e business sono la base. L’uomo rimane il vertice.

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