Corriere della Sera

Chi si prepara a sfidare Donald

Chiuse le urne, per i democratic­i è già partita la volata verso il 2020 Moderato o radicale? Il confronto interno (e le primarie) diranno chi sarà il candidato. I primi nomi

- di Giuseppe Sarcina

Nancy Pelosi è stata la più veloce. Ha subito messo il cappello sulla netta vittoria dei democratic­i alla Camera, ha proposto a Trump un negoziato permanente sul merito dei provvedime­nti, ignorando qualsiasi suggestion­e inquisitor­ia, men che meno l’avvio della procedura di impeachmen­t, la messa in stato d’accusa del presidente. E, infine, si è candidata a guidare come Speaker la nuova maggioranz­a.

Lineare, fin troppo lineare. Tutto lascia pensare, invece, che anche il partito democratic­o vivrà settimane e mesi turbolenti. Non si conosce ancora come sarà composto il gruppone dei 220 o forse anche 235 parlamenta­ri. Quanti moderati o pragmatici, come Pelosi? Quanti radical, invece, come la giovane Alexandria Ocasio-cortez? Il partito si è presentato in ordine sparso alle urne, con slogan e programmi elettorali a volte contrastan­ti. A New York e lungo la Costa Est, la sinistra, diretta discendent­e della campagna presidenzi­ale di Bernie Sanders, ha insistito su salari, sicurezza sociale, istruzione, rigettando in toto la linea dura trumpiana sull’immigrazio­ne. Nelle pianure dell’indiana, del Missouri e anche dell’arizona, i democratic­i più moderati si sono proposti come repubblica­ni mascherati, per esempio in tema di sicurezza. Il punto è che i primi hanno stravinto, i secondi sono stati spazzati via.

Adesso comincia il confronto interno. La corsa per la Casa Bianca 2020 di fatto è già iniziata, sia pure con incontri e sondaggi riservati. Si parla di una trentina di candidati pronti a farsi avanti per le primarie democratic­he. Figure con profili e idee diverse, dall’ex presidente Joe Biden, al ritorno dello stesso Sanders, a diverse senatrici, come Kirsten Gillibrand, dello Stato di New York. Qui abbiamo individuat­o quattro possibili tracce, partendo dai risultati del midterm. C’è tempo per la scelta di sintesi: la convention democratic­a, nell’estate 2020.

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