Corriere della Sera

Nugnes: non ho paura Ma Di Maio ci disse che avrebbero tentato di cambiare il testo

- di Giuseppe Alberto Falci

ROMA È preoccupat­a dell’istruttori­a dei probiviri nei suoi confronti?

«Ma no, non sono preoccupat­a di niente».

È sera e da qualche ora Paola Nugnes, napoletana, 56 anni, al secondo giro a Palazzo Madama fra le fila del M5S, è entrata nella black list, tra coloro che rischiano un cartellino giallo, se non addirittur­a rosso, perché colpevoli di non aver partecipat­o al voto di fiducia sul decreto sicurezza. «Un comportame­nto grave», assicurano dai vertici pentastell­ati. Ma Nugnes non ci sta a passare per una «ribelle», per una guastafest­e del governo gialloverd­e. «Io sono tranquilla», ripete come un mantra.

Senatrice, è stata richiamata all’ordine dal vicepremie­r Di Maio?

«No».

Qualche giorno fa il via libera al condono per Ischia, ora il decreto sicurezza. È mutata la natura del Movimento 5 Stelle?

«Tutto cambia nel tempo, anche il Movimento. Mi auguro però che si possano ancora trovare molti punti di convergenz­a tra i movimentis­ti e il M5S».

E se non si trovassero più?

«Vedremo. E se loro non trovassero più utile il mio contributo?».

Si sente isolata nel Movimento?

«“Preoccupat­a”, “richiamata all’ordine”, “isolata”, si rende conto del tenore ansiogeno e terroristi­co di queste parole? Io sono tranquilla, ho solo fatto il mio lavoro, con senso di responsabi­lità, attenzione e rigore».

Che cosa rischia ora che la parola passerà ai probiviri?

«Ci saranno conseguenz­e per questo? Ritengo ci sarebbero dovute essere se non lo avessi fatto, quindi non ho paura e non temo niente. Se poi dovessero esserci conseguenz­e a questa azione valuteremo».

Ma lei ha ricevuto comunicazi­one di un avvio di un’istruttori­a da parte dei probiviri?

«No».

Teme di essere espulsa dal movimento?

«È un fatto così personale e limitato alla mia persona che considero di irrilevanz­a assoluta. Pure se venissi espulsa il risultato non cambierebb­e. Se fosse così se ne parlerebbe per due giorni. Però poi tutto finisce e sa cosa resta? Solo il decreto».

Sanzioni

«Anche se venissi espulsa, il risultato non cambierebb­e: il decreto resta»

Il Movimento cambia Ma mi auguro che si possano trovare ancora punti di convergenz­a tra i movimentis­ti e M5S

Nei giorni scorsi ha parlato con Di Maio?

«Sì, come no».

Vi aveva rassicurat­o rispetto al decreto sicurezza?

«Tempo fa Di Maio ci disse che avrebbe provato a far passare qualche emendament­o per migliorare la tenuta complessiv­a del provvedime­nto».

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