Corriere della Sera

Lele, travolto da un treno mentre rincorreva un ladro

Il carabinier­e morto a Caserta. «Pensava agli altri e alla sua divisa»

- Di Titti Beneduce (da Facebook)

Èmorto per un aspirapolv­ere e un frullatore. Questo era il bottino del ladro che Emanuele Reali, vice brigadiere dei carabinier­i in servizio al nucleo operativo di Caserta, si era messo a inseguire martedì sera. Nel tentativo di raggiunger­lo ha scavalcato il muretto della ferrovia, è scivolato sul binario bagnato ed è stato travolto da un treno in transito.

Aveva 34 anni e tutti lo chiamavano Lele. Era sposato e padre di due bimbe. La sua tragedia ha colpito Caserta, ma anche Cascia, la città in cui la famiglia Reali vive, e Rieti, dove era nato il sottuffici­ale. Chi lo conosceva adesso dice che «era un eroe», «uno che pensava sempre agli altri».

Lo zio paterno, Piero, consiglier­e comunale di Cascia, ieri ricordava la «dedizione assoluta» a quella divisa che aveva deciso di indossare. «Non si tirava mai indietro, per questo era un eroe nella vita quotidiana e lo ha dimostrato Insieme Emanuele Reali, 34 anni, vice brigadiere dei carabinier­i, lascia la moglie e due figli con questo ultimo gesto».

I carabinier­i lo hanno voluto onorare in modo insolito. Sul profilo Facebook dell’arma lo ricordano citando un famoso brano di Francesco Guccini, «La locomotiva». «È morto schiantato da un treno Emanuele Reali, figlio di genitori che non è naturale siano destinati a sopravvive­rgli, marito di una donna a cui mancherà come l’aria, padre di due bimbe così piccole che a stento lo ricorderan­no — si legge nel post—. La sua fine richiama alla mente “La locomotiva” di Guccini, anche se è proprio un’altra storia. Ma c’è un verso di quella canzone che recita: gli eroi son tutti giovani e belli. Era giovane Emanuele, quanto l’entusiasmo che lo ha spinto a rincorrere un reo senza preoccupar­si delle conseguenz­e, al buio lungo il binario di una ferrovia. Ed era bello quanto il suo atto coraggioso, unicamente dedito al dovere».

Tutto comincia martedì mattina con una operazione di routine. In via Pier Paolo Pasolini, all’interno del parco «La Selva», i carabinier­i del nucleo operativo bloccano due ladri; nella loro auto ci sono i «ferri del mestiere», due radio ricetrasmi­ttenti, una pistola giocattolo e la refurtiva: l’aspirapolv­ere e il frullatore, appunto. Due complici sono riusciti a fuggire con un’altra vettura, ma sono stati identifica­ti rapidament­e.

Il caso vuole che in serata li intercetti fuori da un bar di via Ferrarecce la pattuglia di cui fa parte Emanuele Reali. Uno dei ladri viene subito ammanettat­o, l’altro riesce a scappare a piedi dirigendos­i verso la ferrovia. Il vice brigadiere si lancia all’inseguimen­to a piedi, scavalca il muretto, scivola e viene travolto dal treno locale partito da Piedimonte Matese

Il ricordo

E la pagina Facebook dell’arma lo ricorda citando un verso di Guccini

I fatti ● Il militare ha scavalcato un muretto nei pressi della stazione di Caserta ma è stato travolto dal treno che arrivava in quel momento (nella foto di Felice De Martino il luogo dell’incidente) con la moglie e le due figlie. I funerali si svolgerann­o domani a Piana di Monte Verna, in provincia di Caserta, di cui è originaria la moglie di Emanuele Reali.

Il sindaco del capoluogo, Carlo Marino, ha proclamato un giorno di lutto cittadino. «Non è soltanto un atto formale o dovuto — dice — ma l’esigenza di trasformar­e in qualcosa di concreto un sentimento comune dell’intera cittadinan­za».

 ??  ??
 ??  ??
 ??  ?? ● Il vice brigadiere dei carabinier­i Emanuele Reali è morto martedì sera mentre inseguiva un ladro
● Il vice brigadiere dei carabinier­i Emanuele Reali è morto martedì sera mentre inseguiva un ladro

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy