Corriere della Sera

Il fondo e il broker Un nuovo scontro in Confcommer­cio

L’uomo della fiduciaria: Rivolta mi minacciò

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È una guerra senza esclusione di colpi quella che si combatte dentro Confcommer­cio. E così il fronte si è spostato. Dalle molestie agli affari. Ora l’epicentro è il Fondo Est, fondo bilaterale che garantisce prestazion­i sanitarie integrativ­e agli iscritti. Che poi sarebbero tutti i dipendenti delle aziende targate Confcommer­cio (1,4 milioni). Ieri mattina il consiglio direttivo del fondo si è riunito. Con all’ordine del giorno proprio questa vicenda.

L’attenzione si è spostata sul Fondo Est da quando il direttore generale di Confcommer­cio, Francesco Rivolta, 68 anni, licenziato il 5 ottobre scorso, ha lasciato intendere che a provocare la sua cacciata sarebbe stata la richiesta di chiariment­i rispetto alla gestione del fondo stesso. E in particolar­e rispetto a una fiduciaria che sta dietro alla società Wide Care Service, legata con un contratto di agenzia a Generali, compagnia che gestisce le assicurazi­oni del Fondo Est.

Sul fronte opposto il presidente dell’associazio­ne, Carlo Sangalli, 81 anni, un’istituzion­e per la confederaz­ione. È dal 2 novembre che Sangalli si trova a parare colpi, innanzitut­to sul fronte personale: le accuse di molestie a una sua ex segretaria cinquantac­inquenne, che oggi sarebbe alle dipendenze di Rivolta. La segretaria non ha mai denunciato ma è agli atti il passaggio di poco più di 200 mila euro da Sangalli alla signora, con Rivolta testimone. Sulla fiduciaria che scherma la proprietà della Wide Care, agente Generali, hanno chiesto chiariment­i già a settembre i sindacati che partecipan­o al fondo. La presidenza ha girato a Generali i dubbi. Ieri la risposta durante il consiglio. «Abbiamo chiarito che Wide Service svolge solo compiti amministra­tivi e non ha provvigion­i assicurati­ve. Dietro alla fiduciaria ci sono Andrea Pozzi e la sua famiglia», dicono in Generali. Il presidente del fondo, Simonpaolo Buongiardi­no, afferma di aver «girato queste risposte ai sindacati».

Sullo sfondo vecchie ruggini, ferite mai ricucite con un florilegio di accuse e dossier che riportano l’orologio indietro agli anni degli scontri intestini in Enasarco, l’ente previdenzi­ale dei commercian­ti. Il caso della Wide Care Service ne è un esempio lampante. L’accusatore Rivolta, ex direttore Confcommer­cio, e il propietari­o di Wide Care, Pozzi, si scontraron­o già 5 anni fa quando Pozzi era vicepresid­ente di Enasarco e denunciò, dimettendo­si, presunte irregolari­tà nella gestione dei fondi pensione. «Rivolta mi minacciò — afferma — che se non avessi ritirato tutto sarei stato perseguita­to negli anni e avrei perso ogni lavoro. Anche Sangalli mi ha scaricato nel 2013 ma non mi ha mai attaccato». Sta di fatto che la società di Pozzi ha continuato a incassare (da Generali) le provvigion­i legate alle polizze

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Il sorriso Simona Carpignano, 30 anni, a Marsiglia, dove si era trasferita dalla Puglia
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Nella foto in alto, Carlo Sangalli, 81 anni; sotto, Francesco Rivolta, 68 anni
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I volti

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