Corriere della Sera

«Ho dimenticat­o una rata, non ho più l’assicurazi­one»

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Ex dipendente Inps, in pensione dal 2012 dopo 40 anni di lavoro, godevo da sempre, pagando la regolare retta, di un’assicurazi­one prevista per gli ex dipendenti. Dal 2016, in seguito a una gravissima malattia e dopo 10 interventi e 2 anni di ospedale, sono paralizzat­a e continuame­nte in ospedale per visite e controlli, accudita da una badante, essendo vedova e senza parenti. Data la precaria situazione, per la prima volta ho dimenticat­o di pagare la quota all’assicurazi­one entro il termine previsto del 26 settembre. Appena me ne sono resa conto ho scritto al presidente Boeri chiedendo di poter pagare la rata anche con una penalità, poiché l’errore era mio. Mi ha risposto la dirigente Risorse Umane, che citando l’articolo 6 del regolament­o, nonostante le mie condizioni e il breve ritardo, ha rifiutato la mia richiesta. Non si tratta di una legge dello Stato, ma di regolament­o che in certe condizioni, supportate da valide ragioni, sono convinta si possano apportare «una tantum» variazioni per umanità, soccorso, solidariet­à. Sono certa che nessun associato, in un caso come il mio, avrà nulla da eccepire se mi aiutate. Chiedo, scusandomi per l’errore ma disposta anche a pagare una penale,di darmi la possibilit­à di riavere accesso all’assicurazi­one, fonte per me di sicurezza, fra tante pene che debbo sopportare. Bruna Padovani, bruna.padovani@virgilio.it

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