Il thriller non riuscito con la coppia Cruz-bardem
D ifficile, ma non impossibile, riconoscere in Tutti lo sanno, lo stile, qui molto concitato ma anche allungato, dell’iraniano da Oscar Asghar Farhadi: per esempio il mistero della sparizione che c’era già in About Elly, la logorroica infelicità di Una separazione e il thriller del Cliente, alla ricerca di una giustizia sempre lontana. Ora, dopo il parigino Il passato, Farhadi ha girato in Spagna sotto una sua personale emozione turistica.
Nel racconto, un’adolescente arrivata con la mamma per il matrimonio della zia, scompare proprio nel giorno della festa, balli e sorrisi anche fuori posto, uomini alticci e black out della luce. Quale filo rosso regge peccati e rimorsi di un pezzo di società patriarcale del borgo madrileno? Che sia rapimento è chiaro dagli sms Sorriso Penélope Cruz (44 anni) in una scena di «Tutti lo sanno» del regista iraniano Asghar Farhadi. L’attrice recita con il marito Javier Bardem e non casuali i riferimenti a un fattaccio di anni prima, ma vade retro polizia, il marcio è più vicino.
Farhadi, abituato a decapitare ogni illusione di felicità, vira dalla festa paesana al thriller familiare, aprendo la via al melò anni 50: come previsto la felice coppia è un felice triangolo che si perde nel tempo, fra probabilità e imprevisti che, complice la fame della terra, coinvolgono gli eredi. Un film meno riuscito, che si vede cucito su misura per la coppia Cruz-bardem con partecipazione affettiva di Ricardo Darìn (che si confida a Dio), tre attori che si adattano all’impulso emotivo del giallo fatto come sempre di sparizioni e separazioni in quell’unità minima di misura che per il regista è la famiglia.