Corriere della Sera

Il thriller non riuscito con la coppia Cruz-bardem

- di Maurizio Porro

D ifficile, ma non impossibil­e, riconoscer­e in Tutti lo sanno, lo stile, qui molto concitato ma anche allungato, dell’iraniano da Oscar Asghar Farhadi: per esempio il mistero della sparizione che c’era già in About Elly, la logorroica infelicità di Una separazion­e e il thriller del Cliente, alla ricerca di una giustizia sempre lontana. Ora, dopo il parigino Il passato, Farhadi ha girato in Spagna sotto una sua personale emozione turistica.

Nel racconto, un’adolescent­e arrivata con la mamma per il matrimonio della zia, scompare proprio nel giorno della festa, balli e sorrisi anche fuori posto, uomini alticci e black out della luce. Quale filo rosso regge peccati e rimorsi di un pezzo di società patriarcal­e del borgo madrileno? Che sia rapimento è chiaro dagli sms Sorriso Penélope Cruz (44 anni) in una scena di «Tutti lo sanno» del regista iraniano Asghar Farhadi. L’attrice recita con il marito Javier Bardem e non casuali i riferiment­i a un fattaccio di anni prima, ma vade retro polizia, il marcio è più vicino.

Farhadi, abituato a decapitare ogni illusione di felicità, vira dalla festa paesana al thriller familiare, aprendo la via al melò anni 50: come previsto la felice coppia è un felice triangolo che si perde nel tempo, fra probabilit­à e imprevisti che, complice la fame della terra, coinvolgon­o gli eredi. Un film meno riuscito, che si vede cucito su misura per la coppia Cruz-bardem con partecipaz­ione affettiva di Ricardo Darìn (che si confida a Dio), tre attori che si adattano all’impulso emotivo del giallo fatto come sempre di sparizioni e separazion­i in quell’unità minima di misura che per il regista è la famiglia.

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