Col Betis serve il controsorpasso
Gattuso: «Non pensiamo alla Juve». Higuain non c’è, Suso dietro Cutrone
Milan, ci sei? Dopo aver sistemato le cose in campionato, ora c’è da aggiustare la Coppa. Operazione alla portata ma tutt’altro che scontata. Le tre vittorie in sette giorni (Samp, Genoa, Udinese) hanno portato fiducia e quarto posto, ma stasera a Siviglia in casa dell’altalenante Betis, che in Liga non vince da 4 partite, sarà fondamentale andare a punti, al fine di evitare che l’ultimo duello del girone contro l’olympiacos si trasformi in una specie di infernale spareggio per acchiappare i sedicesimi. Il Karaiskakis del Pireo non è il posto migliore per giocarsi la vita e il passaggio del turno di una competizione che la gran parte dei tifosi forse un po’ snobba, ma la proprietà no.
Questione di immagine, la Coppa come un simbolo: come ha confermato anche la lettura delle motivazioni del Tas, è stato l’esercizio del pegno da parte di Elliott a ribaltare il giudizio e a restituire al Diavolo l’europa in attesa dell’udienza del prossimo 20 novembre, quando verrà quantificato il castigo. Ecco perché farsi cacciare già in autunno sarebbe giudicato un fallimento. «Ci giochiamo tanto» ha ammesso Gattuso, assicurando come la testa sia solo al Betis: «Non penseremo alla Juventus, non ora, sappiamo che due settimane fa abbiamo complicato il nostro cammino in Europa e dobbiamo sistemarlo». La scenario del girone F è tutto da scrivere: con la vittoria di San Siro il Betis è in testa, il Milan ha 2 punti in meno e oggi può piazzare il controsorpasso oppure farsi superare dall’olympiacos che sta a 4. Tutto apertissimo, già.
«Voglio vedere una squadra molto più coraggiosa rispetto all’andata» ha messo in chiaro Rino che però deve fari i conti col solito allarme rosso: oltre a Biglia, Caldara, Calabria e Bonaventura mancherà anche Higuain. La fitta alla schiena in un punto operato anni fa lo tormenta ancora, tanto che anche la sua presenza domenica contro la Juventus è a rischio. Per il Pipita però quella non è una partita normale. In estate si è sentito scaricato e sogna la vendetta: farà di tutto per esserci. Pochi dubbi su chi stasera giocherà là davanti visto che in rosa il Milan ha solo due prime punte, in attesa che a gennaio il mercato porti rinforzi. Che sia Ibra o qualcun altro, qualcosa si dovrà fare. Stasera quindi Cutrone sarà spalleggiato da Suso in un 3-5-1-1 che servirà a tappare le fasce al Betis di Setien, che alla vigilia ha giocato la carta del basso profilo: «Ci va bene il pari». Sarà.
Il Milan gioca però oggi anche un’altra partita, a Roma, alla quale tiene giustamente parecchio. Il club ha infatti presentato ricorso contro le squalifiche del giudice sportivo del torneo Primavera di Paolo Maldini (inibito fino al 15 novembre) e Andrea Conti (3 turni) per le proteste contro l’arbitro dopo la gara col Chievo. La difesa punterà sull’atteggiamento «di grave scherno» verso i giocatori da parte dell’arbitro Colombo di Como. Storia sgradevole, va fatta chiarezza.
Gattuso Le vittorie fanno allenare meglio, la palla pesa meno. C’è un bel clima, si lavora più tranquilli, ma si può migliorare ancora
Reina Il Betis è una bella squadra, ci ha creato difficoltà nella partita d’andata. Abbiamo rispetto ma anche grande fiducia in noi stessi