La moglie di Steve Jobs ai ragazzi «Affrontate il futuro da innovatori»
A Firenze per l’osservatorio Giovani-editori: vorrei negli Usa il Quotidiano in classe
Tecnologica quanto basta, tarata sulle singole capacità degli studenti e aperta alle sfide del futuro. È questo il modello di scuola di Laurene Powell Jobs — vedova di Steve, il guru di Apple — che ieri, a Firenze davanti a 800 studenti, ha aperto la diciannovesima edizione del progetto «Quotidiano in classe», ideato da Andrea Ceccherini, presidente dell’osservatorio permanente giovani-editori. Laurene Powell Jobs, negli Stati Uniti, ha fondato e presiede l’organizzazione filantropica Emerson Collective che promuove e sostiene le imprese sociali, l’editoria e l’istruzione come volano della democrazia.
«Il 65 per cento dei lavori che farete — ha spiegato Powell Jobs, 55 anni, incalzata dalla giornalista Maria Latella — oggi non esistono: dovete entrare nell’ottica delle idee che potreste continuare a studiare tutta la vita per essere protagonisti nel mondo del lavoro». Per questo, per la filantropa occorre cambiare il metodo istruttivo statunitense. «All’inizio del Novecento, è stato deciso che la scuola secondaria dovesse essere accessibile a tutti e hanno reso uguale il monte ore formativo — continua — ma oggi quel modello, mutuato dall’industria e basato sul tempo per misurare la produttività, va superato. Ognuno di noi apprende diversamente e, per questo, nelle nostre scuole tariamo le lezioni su ogni singolo alunno». Inoltre, «è essenziale saper usare le nuove tecnologie e sfruttarle per migliorare alcuni aspetti della scuola ma non sostituiranno mai l’interazione umana».
Si è parlato anche di temi di attualità come armi, fake news e immigrati: «Sono persone e non un pericolo, ma il presidente Donald Trump usa la paura per spaventare le persone e dividere. Lo fa in modo efficace per far sì che il suo elettorato lo voti, però sulla questione deve intervenire l’onu». Il livello di preparazione degli studenti italiani ha stupito la signora Powell Jobs: «Ho pensato di chiedere a Ceccherini di venire negli Usa a esportare il “Quotidiano in Classe” ma intanto voi qui condividete l’esperienza con chi non partecipa, perché così tutti avranno una mente critica come la vostra, capace di distinguere le fake news». Infine, un consiglio per il futuro: «Studiate, ma iniziate a cercare un’idea per fondare un’impresa innovativa: vivete in città d’arte e potreste sfruttare questi magnifici edifici».