Casalino attacca: io discriminato, non intollerante
«Frasi vergognose, non le penso»
Si difende Rocco Casalino, il portavoce del premier Giuseppe Conte, dopo l’ennesimo caso in cui si trova al centro delle polemiche per le sue parole su «down e vecchi».
Tra audio pirata e vecchi video non le sembra aver messo la presidenza del Consiglio in situazioni imbarazzanti?
«Credo di svolgere il mio ruolo con la massima competenza e professionalità. L’unico modo vergognoso che hanno per attaccarmi è con degli audio rubati o con un video di 15 anni fa in cui recito chiaramente un personaggio».
Lei si è giustificato dicendo che stava recitando. La scuola di recitazione l’ha smentita però e Enrico Fedocci, che curava la lezione, ha ribadito che era ospite di un corso di giornalismo.
«All’epoca stavo frequentando quella scuola di recitazione. E Fedocci ha chiaramente detto di avermi esplicitamente chiesto di provocare gli studenti recitando un personaggio, perché si trattava di una simulazione. Cioè una finta, una recita. E anche una ragazza di quel corso ha confermato la versione di Fedocci. In un reality sono stato sotto le telecamere per 92 giorni h24 e ne sono uscito fuori come un ragazzo perbene e intelligente. Ho fatto migliaia di interviste sempre equilibrate. Come è possibile che improvvisamente impazzisco e dico cose vergognose? E con quale scopo? La unica spiegazione sensata per chiunque sia intellettualmente onesto è che era appunto una recita».
Ma anche se fosse come sostiene lei non le pare di aver ecceduto? Vecchi, down nel mirino. Anche la finzione ha un limite.
«Porre un limite alla finzione? E allora anche al black humour o alla satira? Quelle parole non hanno mai rappresentato il mio pensiero».
La comunità ebraica ha detto che le sue parole («Non possiamo semplificare la seconda Guerra mondiale con Hitler=male e Ebrei=poveretti») sono sconcertanti. Non le pare di aver travalicato anche in questo caso?
«Sono omosessuale e ho vissuto da emigrante in Germania negli anni 70 e 80 quando essere italiano implicava essere insultati a giorni alterni come “spaghettifresser”. Fressen significa mangiare ma si usa solo per gli animali. Ho vissuto sulla mia pelle da sempre già da bambino la discriminazione e il bullismo. Pensare che possa essere omofobo, razzista, xenofobo, classista o intollerante verso una qualsiasi categoria è semplicemente un’assurdità perché parla la mia storia personale. Ripeto era una recita. I campi di concentramento sono stati un abominio».
Le opposizioni hanno chiesto la sua testa.
«Quello che ha fatto Renzi con la sua nipotina mi fa orrore. Se mio zio avesse fatto una cosa del genere a me da bambino l’avrei odiato per tutta la vita».
C’è chi dice che lei abbia troppo potere.
«Ho delle responsabilità. Il potere è un’altra cosa e non mi interessa».
Ha parlato di querele, spesso usate toni molto duri: è così che pensate di ricucire il rapporto con la stampa?
«Quello che sto subendo io credo sia la peggior macchina del fango di sempre. Se la stampa non fa più il cane da guardia perché abbaia e morde sempre perde autorevolezza».