Corriere della Sera

Utile Montepasch­i a 379 milioni, meno Btp Profitti Unipol a quota 843 milioni

- Fabrizio Massaro

Mps soffre, almeno in parte, l’impatto dello spread — ogni punto base di aumento costa 3 milioni di valutazion­e di mercato — ma chiude il trimestre in positivo, il terzo consecutiv­o dell’anno a 379,3 milioni di euro, rispetto ai 3 miliardi di perdita del 2017. La banca guidata da Marco Morelli e partecipat­a al 68% dal Tesoro in seguito alla «ricapiin talizzazio­ne precauzion­ale» del 2017 (che l’anno scorso aveva determinat­o benefici non ripetibili, da cui deriva in gran parte il -21% sui ricavi comunicato ieri) ha detto di essere «in linea» con il piano di ristruttur­azione concordato con la Ue e con quello di rilancio. «La spinta nel 2019 sarà sulla produttivi­tà», ha spiegato Morelli agli analisti, con il cfo Andrea Rovellini. Calano raccolta e commission­i e interessi, ma anche a seguito di scelte di politica commercial­e dell’istituto.

Circa il previsto bond subordinat­o, «in questo momento lavoriamo sul rispetto dei requisiti di capitale per non dover fare un’emissione questo momento di mercato in cui non avremmo grandi opportunit­à di collocamen­to». Se ne riparlerà per il primo trimestre 2019. Il patrimonio è oggi al 12,8%. Proprio ieri Mps è entrata in «interlocuz­ioni» con Wrm (con Oracle e Tas) per eventualme­nte cedere la piattaform­a It. Scendono anche i Btp a bilancio, a 18,6 miliardi dai 21,5 miliardi di giugno, e gli npl, attesi al 16% lordo appena sarà chiusa la cessione di 3,3 miliardi di npl.

Ieri è stata la volta dei conti anche per Unipol. La compagnia assicurati­va guidata da Carlo Cimbri ha avuto utili di 843 milioni rispetto al -229 milioni del 2017 legato alla pulizia in Unipol Banca. L’utile beneficia dei 309 milioni di plusvalenz­a della cessione di Popolare Vita (ex joint venture di Fonsai con Banco Popolare). La raccolta a parità di perimetro è salita a 8,6 miliardi (+5,1%) e l’indice di solvibilit­à ha resistito allo spread, salendo da 160 a 161%. Unipol, che è primo socio di Bper al 15%, considera l’istituto modenese come «un’opzione» per far confluire Unipol Banca in un gruppo più grande. Ma la quota, ha detto Cimbri, per il momento «è stabile».

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Marco Morelli, 56 anni, alla guida di Mps da settembre 2016. A destra Carlo Cimbri, 53 anni, numero uno del gruppo Unipol
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