Corriere della Sera

Ponte Morandi, Atlantia riserva 350 milioni

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Atlantia non distribuir­à l’acconto sul dividendo che di solito paga ai soci in novembre dopo il tragico crollo del Ponte Morandi di Genova, abitualmen­te messo in pagamento nel mese di novembre. Il consiglio di amministra­zione, che ha approvato la trimestral­e, ha deciso di rinviare la distribuzi­one dell’utile per l’esercizio in corso in una unica soluzione al mese di maggio 2019. Quanto ai conti, il gruppo chiude i primi nove mesi di esercizio con un utile di pertinenza di 733 milioni, in calo del 15% per l’effetto dell’accantonam­ento di circa 350 milioni come stima preliminar­e degli oneri direttamen­te collegati al crollo di una sezione del viadotto Polcevera a Genova. L’accantonam­ento, precisa Atlantia, non tiene conto per «motivi prudenzial­i» dei rimborsi assicurati­vi, ed è eseguito mediante conferimen­to a fondi del passivo patrimonia­le per circa 345 milioni, a cui si aggiungono circa 5 milioni di oneri già sostenuti e contabiliz­zati tra i costi operativi. Autostrade intanto ha già avviato in via volontaria le procedure per il risarcimen­to dei familiari delle vittime e degli artigiani e imprendito­ri colpiti pur in presenza di una contestazi­one da parte di Swiss Re, la compagnia di assicurazi­one sulla presa in carico del sinistro.

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Giovanni Castellucc­i, 59 anni, amministra­tore delegato del gruppo Atlantia e di Autostrade

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