La Fiorentina si distrae nel finale, il Frosinone colpisce
In vantaggio con Benassi a inizio ripresa i viola non chiudono, Pinamonti all’89’ pareggia
Andrea Pinamonti, ex vivaio dell’inter, riagguanta la Fiorentina a un minuto dal novantesimo con una saetta formidabile dal limite dell’area.
Il Frosinone festeggia. I viola proprio no: quarto pareggio di fila per 1-1 e quarta rimonta subita. La vittoria in trasferta manca da sei mesi e in questa stagione, lontano dal Franchi, solo tre punti. Il problema è nella qualità del gioco, nella crisi degli attaccanti, Pjaca e Simeone, entrambi sostituiti, nel giro palla lento. Una squadra macchinosa e involuta, che non vince da quaranta giorni e, come era successo nelle ultime tre occasioni con Cagliari, Torino e Roma, si illude.
Il gol di Benassi, il quinto in campionato, non basta. Spreca le occasioni per chiudere il conto e si ritira troppo nell’ultimo quarto d’ora. Longo azzecca le mosse: Pinamonti, che segna, e Cassata che regala gli strappi giusti. I cambi di Pioli invece servono a poco, solo ad alimentare la confusione. Il Frosinone festeggia il quarto risultato utile consecutivo. Per la Fiorentina così sarà dura andare in Europa.
Non è una bella partita. I viola attaccano, ma sono imprecisi. Sportiello si vendica della sua ex squadra con cinque buone parate, tre prima dell’intervallo: di piede su Simeone, allungandosi sulla punizione angolata di Biraghi, con un pizzico di fortuna sul diagonale di Pjaca. Beghetto rischia l’autogol, ma il pallone si ferma sul palo. Il Frosinone, corto e stretto, chiude i varchi e riparte, limitando i viola sulle fasce e costruendo una buona occasione: Capuano di testa, dopo l’assist di Ariaudo, non inquadra la porta.
Nella ripresa la Fiorentina segna subito con Benassi dopo l’azione insistita di Chiesa, un lampo nel buio. Ma, se possibile, la partita è ancora più brutta. Non ci sono né gioco, né occasioni. Pioli toglie l’inconsistente Pjaca e potenzia il centrocampo con Edimilson. Poi tocca a Mirallas per le ripartenze. Ci provano Veretout e Chiesa. Sportiello è insuperabile, i viola poco lucidi.
Così arriva il pari di Pinamonti. E la Fiorentina, abbassata e impaurita, deve riflettere sui suoi errori. Una squadra giovane che ha perso la spregiudicatezza e gioca preoccupata. Tocca a Pioli liberarla dall’incubo prima che sia troppo tardi.