Nazionale, Mancini boccia ancora Belotti e Balotelli
Prima chiamata in azzurro per Grifo (Hoffenheim) e Tonali (Brescia). Sabato 17 il Portogallo
Né la cresta di Mario, né quella del Gallo. Per la seconda volta consecutiva Roberto Mancini lascia fuori dai convocati della Nazionale sia Balotelli che Belotti. Ma se il primo è ancora sovrappeso e lontano da una condizione di forma accettabile, il secondo è reduce da una bella doppietta con il Toro contro la Sampdoria. C’è una differenza sostanziale tra i due esclusi: Balo è nel cuore del Mancio, che lo considera l’unico centravanti con una dimensione internazionale e lo aspetta. Belotti, invece, dovrà superarsi per vincere le diffidenze del commissario tecnico. La presenza dell’acciaccato Bernardeschi, il ritorno di Politano e l’esordio dell’italo tedesco Vincenzo Grifo, 25 anni, nato in Germania da genitori italiani (mamma pugliese e papà siciliano) e tifoso dell’inter, fanno intuire che Mancini voglia Novità Vincenzo Grifo, 25 anni, esterno offensivo dell’ Hoffenheim (Ansa) insistere con il «tridentino» rotante, inaugurato contro l’ucraina e che ci ha permesso di vincere in Polonia, evitando l’umiliazione della retrocessione nella Lega B di Nations League. I centravanti per la verità ci sono, ma non è detto che saranno utilizzati in partenza: ai confermati Immobile e Lasagna, è stato aggiunto Pavoletti. Fuori Zaza e Cutrone (lasciato alla Under 21), oltre a Giovinco e Caprari.
Mancini ha cambiato rispetto all’ultima volta. Tra i portieri (solo tre) non c’è più il panchinaro juventino Perin, in difesa tornano altri due bianconeri come De Sciglio e Rugani e restano a casa Acerbi, Criscito e D’ambrosio; in mezzo al campo sono stati promossi i debuttanti Sensi del Sassuolo e Tonali del Brescia, il primo millenial nella Nazionale maggiore. Tra gli esterni confermati Berardi e Chiesa, arriva Grifo che in Nazionale ha giocato nella Under 20 di Evani, ora assistente di Mancini. Sabato 17 a San Siro (già venduti 45 mila biglietti) elettrizzante sfida con il Portogallo campione d’europa orfano di Cristiano Ronaldo: serve vincere per sperare nelle Final Four di giugno. Martedì 20 in Belgio, a Genk, amichevole con gli Stati Uniti.