Corriere della Sera

«È l’anticamera della dittatura» «Parli come i frustrati del Pd» Scontro tra Berlusconi e la Lega

L’ex premier: Salvini faccia cadere il governo, può farlo con il centrodest­ra

- Virginia Piccolillo

Prende un bel respiro, chiude gli occhi e sferra l’attacco più duro: «Siamo all’anticamera di una dittatura». Ieri Silvio Berlusconi è tornato. E dal congresso dei giovani di Forza Italia ha affrontato di petto il suo più temibile avversario: Matteo Salvini.

Al vicepremie­r leghista, che sta cannibaliz­zando i suoi consensi, il Cav ha lanciato accuse di «tradimento» e un monito: «Presto il governo cadrà». Aprendo così le ostilità per una sfida in casa centrodest­ra che Salvini ha accolto in tempo reale.

«Il clima illiberale lo vede solo lui con qualche burocrate di Bruxelles e qualche frustrato del Pd», ha replicato il ministro dell’interno. E ha colpito basso: «Berlusconi usa le parole che di solito usano i Renzi, le Boldrini, i Saviano e gli Junker ».

Per lanciare il primo vero affondo contro il leader del Carroccio, che a colpi di social ha raggiunto una posizione dominante nel centrodest­ra, Berlusconi sceglie la platea dei giovani cresciuti sotto l’ala di Annagrazia Calabria, riuniti per eleggere il nuovo coordinato­re: Stefano Cavedagna. Berlusconi chiede il loro aiuto: «La cosa che secondo me ci ha tolto molto è la nostra assenza dal mondo del web. Dobbiamo rimediare».

Attacca i Cinquestel­le, ma affinché Salvini intenda, aggiunge: «La libertà non si perde di colpo. È una corda tesa che si sfibra, si sfilaccia e alla fine diventa libertà che non c’è più». Un tema ripreso anche da Annagrazia Calabria dopo aver invocato uno «shock generazion­ale» per l’italia, sognandone uno anche per Forza Italia («Dobbiamo essere il volto del partito»).

Ai cronisti che gli chiedono se preferisca Salvini o il Pd Berlusconi risponde: «I nuovi vertici del Pd condividon­o le mie preoccupaz­ioni» per il clima illiberale. E si dice convinto che la Lega «smetterà di tradire gli elettori» e farà cadere il governo gialloverd­e. E allora, prefigura, «ci saranno due possibilit­à. La prima: un mandato al centrodest­ra che trovi i voti necessari in Parlamento per formare una maggioranz­a, o si andrà a nuove elezioni». Per scongiurar­le, oltre al sostegno dem, spera in innesti dal «gruppo Misto e parlamenta­ri dell’opposizion­e che non vorranno andare a casa» o di chi «vorrà tenersi tutti i 14 mila euro di stipendio invece di darne 8 mila al partito».

Ma Salvini non ci pensa affatto. E lo dice chiaro: «Io vado in fondo e sto qua per 5 anni». «Tutto può cambiare. Se il centrodest­ra è unito bene, anzi benissimo», avverte Salvini. E rimarca: «Il centrodest­ra mi aveva dato mandato per provare a mettere in piedi un governo con i 5 Stelle. Io lo sto rispettand­o, portando alta la bandiera di molte battaglie che c’erano nel nostro programma». E continua: «Per alcuni giornali fino all’altro ieri ero un cretino, ora sono uno statista. Non mi ritengo né un cretino né un genio, sono a metà classifica come il Milan. Se firmo un impegno con gli italiani lo rispetto e non passo all’incasso».

Ma sul paventato rischio dittatura Salvini è netto: «Fa sorridere me e tutti gli italiani. Stavolta Berlusconi sbaglia clamorosam­ente. Magari qualche bagno nella vita vera può servire».

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A Roma Silvio Berlusconi, 82 anni, saluta Annagrazia Calabria, 36 anni, al congresso dei giovani di FI

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