Corriere della Sera

Stop alle partite»

«La maleducazi­one deve uscire dagli stadi»

- DAL NOSTRO INVIATO Alessandro Bocci

FIRENZE Carletto alza il sopraccigl­io e lancia il sasso: «Si fermano le partite per la pioggia, si possono fermare anche per gli insulti», dice davanti al neo presidente federale Gabriele Gravina e alla platea dei colleghi durante la riunione di formazione prima dell’assegnazio­ne della «Panchina d’oro».

Non è una semplice provocazio­ne. Carlo Ancelotti sa quel che dice. Ed è deciso a guidare la crociata contro la maleducazi­one imperante che si è impossessa­ta dei nostri stadi. «Ci possiamo fermare e lo faremo». Gli allenatori sono tutti con lui, soprattutt­o quelli che hanno lavorato all’estero e hanno notato la (abissale) differenza. «Carlo non è più abituato», racconta sconsolato Antonio Conte. «Soltanto in Italia c’è l’insulto libero alla persona. La serie A con Cristiano Ronaldo ha fatto un salto di qualità, ora però deve cambiare la mentalità della gente».

Ancelotti allarga il concetto su un argomento che gli sta a cuore dai tempi in cui lo prendevano di mira i tifosi

della Juventus che allenava. «È quasi impossibil­e essere insultati in Inghilterr­a, qui da noi invece è la regola». Anche il c.t. Roberto Mancini gli dà ragione. «Abbiamo un modo sbagliato di comportarc­i. Il tifo contro è un fenomeno solo italiano. Fermarsi potrebbe essere un segnale». Gravina riempie il suo taccuino di appunti. La Federcalci­o studierà qualcosa perché i tecnici fanno sul serio. Fabio Capello ha un’idea: «A fine partita i giocatori potrebbero andare al centro del campo a salutare tutto lo stadio e non soltanto ad applaudire quelli della curva». Un altro suggerimen­to che in Figc promettono di accogliere. Il rapporto malato con le frange estremiste del tifo è sempre sotto la lente di ingrandime­nto. «È un problema culturale e cambiare la cultura non è facile», racconta Max Allegri. Forse si può cominciare nelle scuole, lavorando sui bambini. E, magari, togliendo potere agli ultrà.

Si fermano le partite per pioggia, si possono fermare per le ingiurie. Essere insultati in Inghilterr­a è quasi impossibil­e

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