Corriere della Sera

L’aula ripristina il condono a Ischia Altri senatori M5S non votano

I vertici: chi non si trova bene lasci il posto. Retromarci­a di FI, tanti sì alla sanatoria

- Oggi Dino Martirano

ROMA «Sul condono per Ischia, abbiamo ripristina­to la normalità perché noi di Forza Italia da 15 anni conduciamo questa battaglia», commenta il senatore forzista di Lacco Ameno Domenico De Siano. Lui e altri 5 azzurri campani (Carbone, Pentangelo, Russo, Sarro e Cesaro) non hanno gradito l’apparente voltafacci­a dell’altra sera in commission­e: quando i colleghi di FI si sono uniti al Pd, a Leu e ai dissidenti grillini mandando sotto il governo proprio per «ridurre il danno» del condono per Ischia inserito nel decreto Genova. E così ieri in aula, con i voti di FI, c’è stato il ribaltone del ribaltone.

Nel M5S, il dissidente Gregorio De Falco ha mantenuto il punto e ha votato con le opposizion­i (ma per il voto finale si allinea alla maggioranz­a) mentre altri 7 grillini non hanno votato. Tre (Giarrusso, Turco e Bogo Deledda) assenti giustifica­ti; uno (Vaccaro) in congedo; tre (Nugnes, Ciampolill­o e Fattori) contrari al condono e all’abbraccio di FI. Ora però i «traditori» conclamati sono sotto osservazio­ne dei vertici M5S: «Chi non si trova bene lasci il posto...».

Così, dopo il primo ribaltone in commission­e, è bastato un comunicato dei 6 «campani» di FI («Ci autosospen­diamo») per far invertire la rotta al gruppo. E alle 19, quando lo stop all’emendament­o precedente­mente votato anche da FI è arrivato in aula, la capogruppo Anna Maria Bernini ha lasciato libertà di voto ai suoi: «Il voto dell’altra sera serviva a far emergere le divisioni tra i Cinque Stelle». Alla fine l’emendament­o forzista di Urania Papatheu, che riduceva lo spazio del condono, è stato fermato con 200 sì, 75 no, 1 astenuto.

De Falco ora si interroga sulla giravolta di FI perché l’altra sera in commission­e è successo un fatto strano: l’emendament­o Papatheu di FI, identico a quello bocciato firmato De Falco, non avrebbe dovuto essere messo in votazione perché precluso. Un errore? O un’esca per i dissidenti grillini? Paola Nugnes alla buvette si è poi lasciata sfuggire: «Forse me ne vado tanto le dimissioni me le votano subito...». Il sottosegre­tario Vito Crimi (mentre il ministro competente Danilo Toninelli assisteva in silenzio) ha detto che quello su Ischia è un equivoco: «Non c’è alcun condono. Sono state dette delle falsità: le aree sottoposte a vincolo non sono edificabil­i e alla fine avremo mille case sicure a Ischia». Oggi il voto finale sul decreto Genova.

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In Sicilia Alessandro Di Battista nel 2001, animatore in un villaggio turistico, in una delle foto pubblicate da

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