Corriere della Sera

La prima tempesta perfetta travolge Manhattan: vittime, paralisi e accuse

Caos sulla costa Est. «Mai tanta neve a novembre dal 1882»

- M. Ga.

Mentre sulla costa del Pacifico, in California, l’incendio di Camp Fire, favorito da una siccità estrema, assume sempre più i contorni di una tragedia biblica (la città di Paradise totalmente distrutta, 66 morti ma ci sono anche più di 600 dispersi che forse resteranno tali perché la violenza delle fiamme ha reso le ossa delle vittime indistingu­ibili dalle pietre), sulla costa atlantica la prima nevicata autunnale ha gettato nel caos New York e altre città, dal Maryland fino al Connecticu­t, provocando anche sette vittime.

Stazioni e aeroporti semiparali­zzati, scambi ferroviari bloccati, studenti di molte scuole del New Jersey costretti a passare la notte a scuola perché gli scuolabus sono rimasti bloccati dalla neve. Che era prevista ed è caduta solo per poche ore, diventando poi pioggia. Cosa che ha fatto infuriare i cittadini, soprattutt­o i pendolari rimasti a lungo bloccati a Manhattan, e ha fatto partire raffiche di accuse contro le autorità: dal sindaco Deblasio al governator­e del New Jersey. Che si sono difesi parlando di «tempesta perfetta».

Erano attesi solo pochi fiocchi mentre, invece, in poche ore sono caduti 15 centimetri di neve. Mai così tanti in un giorno di novembre negli ultimi 136 anni, secondo il New York Times. Cosa ancor più grave: la nevicata è cominciata all’ora del rientro a casa dei pendolari e la temperatur­a è scesa bruscament­e, molto più di quanto previsto dai meteorolog­i: il George Washington Bridge, l’unico ponte che attraversa l’hudson collegando Manhattan al New Jersey, è rimasto chiuso per ore perché, dopo i primi fiocchi, camion e auto hanno cominciato a slittare provocando un maxi-incidente (senza vittime) che ha coinvolto 32 veicoli.

Paralizzat­a anche la stazione degli autobus della Port Authority: delle 1.429 corse previste, ne sono state effettuate solo 232. Ressa indescrivi­bile, file fuori per interi isolati e altoparlan­ti che invitavano a usare ferrovie, traghetti e metropolit­ane. Ma stazioni allagate e scambi ghiacciati hanno bloccate molte di queste linee. Il maltempo ha provocato vittime soprattutt­o per incidenti stradali e malori.

Ieri grande sconcerto e tante storie di disagi più o meno gravi, come quella di un bus scolastico partito alle due del pomeriggio da Harlem per riportare a casa un gruppo di studenti con handicap fisici che a mezzanotte non aveva ancor completato il suo giro. Dopo la rabbia, ieri un lentissimo ritorno alla normalità mentre Deblasio, dopo aver spiegato che la città è stata colta di sorpresa (in circostanz­e analoghe, in genere, il traffico viene ridotto preventiva­mente chiudendo le scuole pubbliche e invitando la cittadinan­za a limitare il più possibile gli spostament­i), ha promesso un riesame completo di quanto accaduto e la predisposi­zione di nuove procedure d’emergenza.

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