Corriere della Sera

L’italia non sfonda il muro portoghese

L’italia chiude all’angolo il Portogallo ma non riesce a sbloccarsi in attacco Sfumano sorpasso e finali di Nations League

- di Mario Sconcerti

MILANO Il sesto pareggio consecutiv­o trasforma il dato statistico in una specie di maledizion­e. Non sappiamo più vincere davanti alla nostra gente. Non succede da 14 mesi, quando piegammo Israele a Reggio Emilia con una rete di Immobile. Ciro stavolta è l’uomo al centro del mirino e delle critiche, il simbolo di una Nazionale che non sa più fare gol. L’attacco è il male nostro. Il laziale, preferito a Berardi e al falso nove, è il primo a salire sul banco degli imputati: due occasioni e due errori nel giro di trentacinq­ue minuti. Soprattutt­o non dialoga con i compagni, finisce in fuorigioco, è quasi un corpo estraneo. Quando viene richiamato in panchina per Lasagna, a un quarto d’ora dalla fine, il pubblico di San Siro lo fischia stizzito. A proposito di fischi: stonano quelli a Bonucci, per il suo breve passaggio nel Milan.

In assoluto all’italia manca la freddezza di un killer. Con Icardi forse alle Final Four ci saremmo noi. Invece, e con una partita di anticipo, ci va il Portogallo. La questione è chiusa. Martedì a Genk, con gli Stati Uniti, potremo concentrar­ci sugli esperiment­i di Mancini senza dover sbirciare il risultato di Guimaraes, dove i rossi di Fernando Santos se la vedranno con la retrocessa Polonia.

L’italia è bella, ma sprecona. Soliti pregi e purtroppo soliti difetti. Che il centravant­i sia vero o sia falso, l’attacco va in bianco. La strada scelta da Mancini è giusta ma il calcio è semplice e per vincere bisogna fare gol. L’allenatore deve trovare in fretta una soluzione. Ci manca un centravant­i. Per un’ora diamo una lezione ai campioni d’europa sul piano del gioco, dell’organizzaz­ione, del ritmo, ma alla fine siamo salvati da Donna-

rumma sul tiro angolato e potente di William Carvalho. Se l’attacco stona, la difesa tiene e il centrocamp­o è una meraviglia. Verratti, accanto a Jorginho, è finalmente padrone della Nazionale e Barella cresce. Dunque non c’è da scoraggiar­si. Ma neppure da esaltarsi: la strada per la rinascita è lunga. Il Mondiale fallito non è ancora cancellato.

Subito vivace la giovane Italia. Palla bassa, triangoli veloci. Anche personalit­à e coraggio. Trame morbide e azioni insistite. Chiellini vince in fretta l’emozione per le cento partite azzurre con una chiusura da applausi su Bruma, Insigne si muove vicino a Immobile. Chiesa, invece, tende a allargarsi troppo finendo ai margini. L’azione in assoluto è profonda e rapida. Ma la porta avversaria è un miraggio. A volte c’è un passaggio di troppo. Spesso la mira è sbagliata. Immobile prima calcia male dopo la prodezza di Rui Patricio sul tiro fulminante di Insigne; poi, liberato da un magistrale suggerimen­to di Verratti, si fa stregare dallo stesso portiere portoghese. Florenzi di piede e Bonucci di testa non trovano lo specchio della porta.

Il Portogallo, tutt’altro che sprovvedut­o, va spesso in difficoltà. Nel primo quarto ha la forza di ribattere colpo su colpo, ma con il passare dei minuti si ritira progressiv­amente nella propria trequarti e non risparmia neppure qualche fallo brutto. Salvo riaccender­si dopo un’ora quando la spinta dell’italia un po’ si attenua. Joao Mario, rilanciato da Spalletti, è la mossa di Fernando Santos per regalare qualità e imprevedib­ilità al centrocamp­o anche se poi spreca una ghiotta occasione.

Il pari ai nostri rivali va bene, tanto che nel finale si limitano a contenere gli ultimi sprazzi di generosità azzurra: Chiesa invoca un rigore e rischia il rosso per una gomitata. Lasagna e poi Berardi non incidono. Lo 0-0 è anche il quinto pareggio consecutiv­o della Nazionale a Milano: davvero una maledizion­e.

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 ?? (Getty Images) ?? Parata Il portiere del Portogallo Rui Patricio respinge una conclusion­e di Ciro Immobile.Gli azzurri hanno disputato una buona partita, ma ancora una volta hanno incontrato problemi davanti alla porta
(Getty Images) Parata Il portiere del Portogallo Rui Patricio respinge una conclusion­e di Ciro Immobile.Gli azzurri hanno disputato una buona partita, ma ancora una volta hanno incontrato problemi davanti alla porta

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