L’ira dei gilet gialli per il caro-petrolio blocca la Francia
Cortei sul carburante, una donna muore investita
Quasi trecentomila gilet gialli hanno paralizzato la Francia. Protestavano contro i rincari del carburante decisi dal governo. Gli scontri tra la polizia e i manifestanti hanno provocato una vittima e oltre duecento feriti.
PARIGI Quasi 3oo mila persone hanno manifestato in tutta la Francia nella giornata dei «giubbetti gialli», momento di collera nazionale contro il rialzo del prezzo del carburante e in generale la diminuzione del potere d’acquisto, l’aumento delle imposte, le élite di Parigi e la politica di Emmanuel Macron ormai giudicato senza appello il «presidente dei ricchi» e responsabile dei mali di Francia, anche quelli che precedono la sua nascita.
È stata una giornata drammatica, con 227 feriti e una persona rimasta uccisa. A Pont-de-beauvoisin, in Savoia, una automobilista di 43 anni che portava la figlia dal medico è stata bloccata dai manifestanti, che hanno cominciato a sbattere le mani sull’auto. La donna circondata dalla folla si è fatta prendere dal panico e ha provato a ripartire, investendo una signora di 63 anni che partecipava alla protesta. La donna ha avuto un arresto cardiaco e i soccorsi non sono riusciti a rianimarla, mentre l’automobilista in stato di choc ha dovuto essere protetta e difesa dai gendarmi.
L’episodio in Savoia indica la tensione e la violenza, seppure spesso involontaria, di una protesta che è nata mesi fa in modo spontaneo, con una petizione online, e che è stata via via recuperata da alcuni partiti politici senza però una vera organizzazione e un servizio d’ordine adeguato.
Le centinaia di feriti sono rimasti vittime di incidenti simili, provocati dagli scontri tra gli automobilisti, le forze dell’ordine e i manifestanti pizzati nei circa 1.000 posti di blocco organizzati in tutto il Paese: rotonde, rampe di accesso alle autostrade, pedaggi.
Centodiciassette persone sono state fermate e identificate e 73 poste in custodia cautelare. Nella maggior parte dei casi gli incidenti sono stati più o meno fortuiti, provocati dalla tensione. Ma a Quimper, per esempio, un uomo con il giubbetto giallo alla guida di un’auto non si è fermato davanti a due poliziotti e li ha feriti volontariamente.
«Eravamo preoccupati esattamente per questo, ovvero il fatto che la giornata è stata organizzata da persone che non sono abituate a questo genere di proteste», ha detto il ministro dell’interno, Christophe Castaner. Incidenti e lacrimogeni anche a Parigi, dove un migliaio di persone si sono radunate davanti all’eliseo prima di venire sgomberate dagli agenti, e dove la polizia ha caricato gruppi di manifestanti all’arco di Trionfo. Il movimento nato come apartitico ha ricevuto il sostegno di molti leader dell’opposizione, dal capo dei Républicains (il partito di Sarkozy) Laurent Wauquiez a Marine Le Pen a Jean-luc Mélenchon, che nei giorni scorsi hanno parlato di una giusta rabbia del popolo contro il governo anche se ieri hanno evitato di scendere in piazza con le bandiere, per evitare le accuse di strumentalizzazione.