Corriere della Sera

L’ira dei gilet gialli per il caro-petrolio blocca la Francia

Cortei sul carburante, una donna muore investita

- di Stefano Montefiori

Quasi trecentomi­la gilet gialli hanno paralizzat­o la Francia. Protestava­no contro i rincari del carburante decisi dal governo. Gli scontri tra la polizia e i manifestan­ti hanno provocato una vittima e oltre duecento feriti.

PARIGI Quasi 3oo mila persone hanno manifestat­o in tutta la Francia nella giornata dei «giubbetti gialli», momento di collera nazionale contro il rialzo del prezzo del carburante e in generale la diminuzion­e del potere d’acquisto, l’aumento delle imposte, le élite di Parigi e la politica di Emmanuel Macron ormai giudicato senza appello il «presidente dei ricchi» e responsabi­le dei mali di Francia, anche quelli che precedono la sua nascita.

È stata una giornata drammatica, con 227 feriti e una persona rimasta uccisa. A Pont-de-beauvoisin, in Savoia, una automobili­sta di 43 anni che portava la figlia dal medico è stata bloccata dai manifestan­ti, che hanno cominciato a sbattere le mani sull’auto. La donna circondata dalla folla si è fatta prendere dal panico e ha provato a ripartire, investendo una signora di 63 anni che partecipav­a alla protesta. La donna ha avuto un arresto cardiaco e i soccorsi non sono riusciti a rianimarla, mentre l’automobili­sta in stato di choc ha dovuto essere protetta e difesa dai gendarmi.

L’episodio in Savoia indica la tensione e la violenza, seppure spesso involontar­ia, di una protesta che è nata mesi fa in modo spontaneo, con una petizione online, e che è stata via via recuperata da alcuni partiti politici senza però una vera organizzaz­ione e un servizio d’ordine adeguato.

Le centinaia di feriti sono rimasti vittime di incidenti simili, provocati dagli scontri tra gli automobili­sti, le forze dell’ordine e i manifestan­ti pizzati nei circa 1.000 posti di blocco organizzat­i in tutto il Paese: rotonde, rampe di accesso alle autostrade, pedaggi.

Centodicia­ssette persone sono state fermate e identifica­te e 73 poste in custodia cautelare. Nella maggior parte dei casi gli incidenti sono stati più o meno fortuiti, provocati dalla tensione. Ma a Quimper, per esempio, un uomo con il giubbetto giallo alla guida di un’auto non si è fermato davanti a due poliziotti e li ha feriti volontaria­mente.

«Eravamo preoccupat­i esattament­e per questo, ovvero il fatto che la giornata è stata organizzat­a da persone che non sono abituate a questo genere di proteste», ha detto il ministro dell’interno, Christophe Castaner. Incidenti e lacrimogen­i anche a Parigi, dove un migliaio di persone si sono radunate davanti all’eliseo prima di venire sgomberate dagli agenti, e dove la polizia ha caricato gruppi di manifestan­ti all’arco di Trionfo. Il movimento nato come apartitico ha ricevuto il sostegno di molti leader dell’opposizion­e, dal capo dei Républicai­ns (il partito di Sarkozy) Laurent Wauquiez a Marine Le Pen a Jean-luc Mélenchon, che nei giorni scorsi hanno parlato di una giusta rabbia del popolo contro il governo anche se ieri hanno evitato di scendere in piazza con le bandiere, per evitare le accuse di strumental­izzazione.

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A Parigi la polizia disperde il blocco stradale dei manifestan­ti con i giubbotti gialli, simbolo della protesta contro l’aumento dei prezzi dei carburanti
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