Unipolsai, dalla scatola nera in auto al Brunello 4.0
Le controllate Tenute del Cerro e Leithà nel progetto per l’agricoltura di precisione in vigna
MONTEPULCIANO Avete presente la scatola nera abbinata ai contratti Rc auto? Leader in Italia (e in Europa) è Unipolsai con 3,7 milioni di black box installate. Ora la compagnia di assicurazioni utilizza le competenze su big data e analytics in un’area del tutto diversa: l’agricoltura di precisione in vigna. Il gruppo guidato da Carlo Cimbri ha in portafoglio Tenute del Cerro, società vitivinicola che apparteneva a Fonsai: 5 mila ettari in Toscana e Umbria dei quali 300 destinati a produrre 1,7 milioni di bottiglie fra Brunello di Montalcino, Nobile e Rosso di Montepulciano, Sagrantino di Montefalco. Il fatturato enologico supera i 10 milioni, per il 60% export in Usa, Germania, Olanda, Russia e Cina. Ma cosa c’entra la scatola nera? Il know how su big data e analytics diventa essenziale nel progetto di collaborazione scientifica e tecnologica fra Leithà, società di Unipolsai che realizza e sviluppa software, sperimenta nuove tecnologie ed è specializzata nell’analisi predittiva di dati, Copernico srl, Università di Firenze, Cia Toscana e Legacoop agroalimentare. Partnership che ha messo le una start up. Punto di partenza è la piattaforma territoriale di servizi per l’agricoltura di precisione sviluppata da Copernico che consente di realizzare mappe digitali e intervenire nelle coltivazioni ottimizzando risorse e risultati, attraverso rilievi aerei con ultraleggeri e droni, raccolta dati dalle stazioni metereologiche e dai sensori a terra.
Qui entra in gioco Leithà con l’esperienza di gestione di grandi masse di dati che proviene anche dalle black box. Due i passi principali. Anzitutto viene sviluppata un’architettura software per garantire un’ampia accessibilità alla piattaforma e, attraverso l’uso di algoritmi, vengono ordinate e raffinate masse di informazioni crescenti ed “erogabili” in modo semplice. In secondo luogo la collaborazione con Unipol-leithà si articola anche sul lato della progettazione del device (cioè di una specie di “scatola nera”) che va montato sul trattore e consente di aumentare la precisione della mappatura e quindi degli interventi con la trasmissione dei dati dal campo attraverso l’utilizzo di sensori, interfacce e connettività. A proposito di quest’ultima, spesso discontinua in campagna, gli eventuali problemi verranno risolti con stoccaggi temporanei dei dati e invio successivo.
Questa nuova agricoltura di precisione verrà applicata per la prima volta nei vigneti e la piattaforma potrà essere resa disponibile sul mercato. La massa di dati sarà utilizzata da Unipolsai anche per il core business: sviluppare prodotti assicurativi dedicati all’agricoltura con innovazioni in termini di coperture e pricing. Un doppio tragitto quindi: dalle polizze e big data al Brunello 4.0. E ritorno.