Open Factory, le aziende aprono le porte al pubblico
C’è un ritrovato «orgoglio della fabbrica», tra le aziende che domenica prossima (il 25) parteciperanno all’open Factory Sunday organizzato da L’economia del Corriere della Sera e da Italypost. Ma c’è anche una molla molto, molto pratica. Ha a che fare con quello che gli esperti chiamano «employer branding».
Funziona così. Da un lato, aziende che fanno un prodotto spesso di nicchia e apparentemente, a volte, persino banale. In quella nicchia sono però leader mondiali, l’apparenza nasconde il top della tecnologia e/o del design, il ritmo degli ordini è tale che sì, certamente, potrebbero benissimo tenere il passo e crescere ancora, ma solo se trovassero più operai e tecnici specializzati, più ingegneri, più fisici. Sarebbero pronte a pagarli un bel po’ sopra la media. E a investire sulla loro formazione.
Dall’altro lato, i tecnici e gli ingegneri e i fisici in realtà ci sarebbero. Magari giovani, appena laureati, con un bagaglio ancora molto teorico e poca pratico. Nessuna di queste tre caratteristiche sarebbe tuttavia un problema e trovarli non sarebbe così impossibile. Se solo, poi, in loro non scattasse una specie di «sindrome da periferia». Lo sanno, che l’azienda X cerca «cervelli», probabilmente sono anche già stati direttamente contattati. Ma siccome non la conoscono, nel senso che non ne riconoscono il brand, non la prendono neppure in considerazione: possono stare nello stesso paese, essere addirittura «vicini di casa», eppure
L’asimmetria informativa
Molto spesso i giovani non conoscono i nomi di piccole e medie imprese di nicchia con grandi prospettive di crescita in Italia e all’estero
non hanno idea del fatto che andrebbero a lavorare in una realtà innovativa, ipertecnologica, dinamica, invidiata dalla concorrenza internazionale e dove gli spazi di crescita e di carriera sarebbero enormi.
Le aziende sono consapevoli del problema: se produci micro-ingranaggi di altissima precisione per l’industria automotive, sicuramente sei noto a Fca, Volkswagen e su su fino a Ferrari e Porsche, ma non sarai mai noto «quanto» Fca, Volkswagen. Perciò restano poche strade. I piccoli imprenditori che hanno partecipato alle edizioni-pilota di Open Factory, negli anni scorsi a Nord-est, dicono che «aprire le porte» delle loro fabbriche ha funzionato anche su questo fronte. Quelli che le porte le apriranno domenica prossima, per l’edizione 2018, scommettono in una replica nelle altre regioni.