Parole e musica, intreccio magico: «la Lettura» canta #lamiacanzone
Oggi la festa dell’inserto: partecipano scrittori, attori, saggisti, accompagnati da una band
Perché partecipare oggi pomeriggio alla festa de «la Lettura» intitolata quest’anno #lamiacanzone? Di motivi ce ne sono molti, come molti sono gli ospiti dell’evento. Il supplemento culturale del «Corriere» e la Fondazione Corriere della Sera, che organizzano, hanno chiesto ad artisti, musicisti, scrittori, critici, saggisti e poeti di scegliere ciascuno un brano musicale: nel corso della festa a turno saliranno sul palco e racconteranno cosa li lega a quel brano specifico se una passione musicale un ricordo personale, un evento specifico, un’emozione o altro ancora.
Alla settima edizione della festa partecipano Sofia Bignamini, psicologa e psicoterapeuta; Stefano D’orazio, storico batterista e paroliere dei Pooh; lo scrittore Paolo Giordano; il critico televisivo Aldo Grasso; la scrittrice Helena Janeczek; il comico Saverio Raimondo; Simone Savogin, più volte vincitore campionato italiano di poetry slam; e con la band dei Pinguini Tattici Nucleari; coordina la giornalista Alessia Rastelli.
La festa, nell’ambito di Bookcity, si tiene a partire della 16 in Sala Buzzati (via Balzan 3; ingresso libero con prenotazione obbligatoria su rsvpfondazionecorriere.it).
In attesa di scoprire dal vivo i motivi... dei motivi ovvero le ragioni che si celano dietro le scelte musicali degli ospiti, si possono intanto scoprire i titoli selezionati. Per Bignamini, esperta di adolescenza e autrice de I mutanti (Solferino), la canzone La vita pensata di Brunori Sas, capace di parlare a più generazioni; D’orazio punta su uno dei cavalli di battaglia dei Pooh, Lettera da Berlino Est dall’album del 1983 Tropico del nord; Giordano, vincitore del premio Strega nel 2008 con il bestseller La solitudine dei numeri primi (Mondadori), porta Blu di Zucchero (dall’album Bluesugar del 1998) su testo del poeta Pasquale Panella, mentre Janeczek, vincitrice del Premio Strega 2018 con La ragazza con la Leica (Guanda), si affida alla voce di Kendrick Lamar, americano, primo rapper a vincere quest’anno il premio Pulitzer per la musica con l’album Damn da cui è tratto il brano Fear scelto dalla scrittrice; il critico Aldo Grasso si affida a Genova per noi, uno dei brani più popolari di Paolo Conte interpretato da Bruno Lauzi e da molti altri artisti tra cui lo stesso Conte (proprio quest’ultima è la versione scelta da Grasso); e ancora Saverio Raimondo, attore attivo in teatro come protagonista di one man show, in tv e in radio e autore del libro umoristico State calmi (Feltrinelli), gioca a commentare il brano irriverente Adius del cantautore toscano Piero Ciampi (1934-1980) mentre il poeta Savogin presenta e interpreta Bye my friend, una canzone da lui scritta per il gruppo Out of Date. A completare la festa di parole e di musica sono le intemperanze dei Pinguini Tattici Nucleari, gruppo bergamasco che ha preso a prestito il nome da una birra scozzese e che presenta brani spensierati e ironici come Irene e Sciare.
Un’altra iniziativa che vede in questi giorni protagonisti la cultura e il «Corriere» è la mostra la Lettura 360 che propone le prime 360 copertine del supplemento culturale del quotidiano a partire da quella di domenica 3 novembre 2011 firmata dall’artista cinese Ai Weiwei. La mostra, esposta alla Triennale fino al 9 dicembre (ingresso libero), è a cura di Gianluigi Colin e Antonio Troiano, progettata da Franco Achilli, organizzata da «la Lettura» e Fondazione Corriere della Sera.
Ospiti
Sul palco Bignamini, D’orazio, Giordano, Grasso, Janeczek, Raimondo, Savogin