Il metodo «Hamer»
chiedere la rimborsabilità dei farmaci che da anni Di Bella somministrava privatamente, dichiarandone l’efficacia nel contrastare, o addirittura bloccare, neoplasie di diversa natura. Il Ministero non riuscì a ottenere dal dottor Di Bella una documentazione che potesse avvalorare questa soluzione terapeutica, ma decise di avviare una propria verifica sperimentale.
«Nel febbraio 1998, un decreto legge autorizzò e finanziò sperimentazioni per testare la terapia, con la supervisione dell’istituto superiore di sanità — ricorda Francesco Cognetti che è anche direttore del dipartimento di Oncologia medica all’istituto nazionale dei tumori Regina Elena di Roma —. Non emerse alcuna evidenza che la Multiterapia Di Bella fosse dotata di una attività antitumorale».
Venendo a tempi più recenti, non si possono non citare il «bicarbonato» e il veleno di scorpione blu da Cuba.
Se il mercato del veleno dello scorpione pare essersi assai ridotto, suscita ancora adesioni il metodo Hamer, benché il suo inventore, Ryke Geerd Hamer, sia stato radiato dall’ordine dei medici nel 1981. L’ex medico tedesco, inventore della cosiddetta Nuova medicina germanica, sosteneva che alla base della malattia ci fossero squilibri psichici causati da traumi improvvisi che portano a «conflitti biologici», precursori del cancro. Hamer era convinto che il trauma per la morte del figlio Dirk (ucciso da un colpo partito dalla carabina di Vittorio Emanuele di Savoia, nel 1978) fosse la causa del tumore dei testicoli che lo aveva colpito. «Secondo Hamer, i tumori non si curerebbero con i farmaci, ma risolvendo il conflitto che li ha causati — precisa Pinto — . Questa teoria, sebbene completamente priva di qualsiasi base scientifica, ha indotto diversi malati a non intraprendere o a abbandonare trattamenti antitumorali efficaci».
Un aiuto in più e non «al posto di» La medicina complementare è utilizzata in aggiunta alle cure standard, per alleviare i sintomi e ridurre lo stress