Aggredito a Cardiff Gareth Thomas, nel 2009 dichiarò di essere gay
Ha postato un video su Twitter. Con la faccia segnata come dopo una partita durissima, Gareth Thomas (foto) ha raccontato quel che gli era successo. «Sono stato vittima nella mia città di un crimine di natura omofoba, per via della mia sessualità. Alcuni dei miei aggressori avevano il chiaro intento di ferirmi, ma sfortunatamente per loro erano di più quelli che hanno voluto aiutarci». Thomas ha 44 anni, è stato capitano del Galles, per il quale ha giocato cento partite, e dei British and Irish Lions, la squadra più famosa del rugby. Nel 2009, quando ancora giocava, fu il primo a fare coming out. «Sono gay — raccontò —, ho nascosto la mia vera natura e sofferto per tanti anni. Ora per basta». La partita successiva, quando entrò in campo a Tolosa, i 30 mila spettatori gli tributarono una standing ovation. Molti atleti lo ringraziarono per il suo coraggio e presto uscirà un film sulla sua vita. Nella notte tra venerdì e sabato, Thomas è stato aggredito nel centro di Cardiff da un gruppo di giovani. La polizia è intervenuta in tempo e ha evitato il peggio. Uno degli aggressori è stato identificato e arrestato, è un ragazzo di 16 anni. L’ex capitano del Galles ha chiesto di incontrarlo, per parlargli, chiedergli il perché di quello che ha fatto. Il ragazzo ha accettato, la polizia ha dato il via libera. «Gli attacchi ai gay non sono un’eccezione in Galles — ha spiegato Thomas —. Credo che solo il dialogo possa migliorare le cose».