«Diciamo No al deposito Gpl di Chioggia»
AChioggia, laguna sud di Venezia, a pochi passi dal centro storico, una ditta sta costruendo un deposito di 9.000 mc di Gpl (circa 4680 tonnellate!), classificato a rischio d’incidente rilevante. Per favore non relegateci nell’indefinito calderone di «quelli con la sindrome Nymby». Quello che stanno costruendo a Chioggia è una bomba a orologeria alla quale manca la data per una esplosione più o meno devastante, un disastro preannunciato ed è per questo che non vogliamo aspettare gli eventi, perché la vera prevenzione è rispettare i limiti e le prescrizioni che le specifiche normative impongono, non dobbiamo aspettare l’incidente per poi stracciarsi le vesti e dire le solite frasi fatte «Come è potuto succedere!». Questi impianti a rischio d’incidente rilevante devono essere messi nei siti che la legge individua come idonei, senza mettere a rischio la vita delle persone. I morti e feriti per l’esplosione di Gpl dell’autobotte di Bologna di agosto e ancora prima, nel 2009, del vagone ferroviario di Viareggio e nel 1996 a Paese (Tv) devono far riflettere seriamente sulla prevenzione dei disastri conseguenti a incidenti con il Gpl! Ancor di più devono far riflettere le troppe e incomprensibili incongruenze, le strane coincidenze che si sono succedute in questo iter autorizzativo ministeriale documentate e presentate alla Procura di Venezia.
Maria Rosa Boscolo, Comitato No deposito Gpl Chioggia