Condotte, attesa per il via libera Ue al prestito ponte Gli istituti frenano sul finanziamento
Un finanziamento ponte di 40 milioni di euro per mandare avanti i lavori in cui Condotte, scivolata in amministrazione straordinaria e affidata alle cure dei tre commissari straordinari Giovanni Bruno, Alberto Dello Strologo e Matteo Ugetti, è impegnata come il Terzo Valico, il tunnel del Brennero e quello dell’alta velocità al nodo di Firenze. Un prestito chiesto al pool di 32 banche esposte già per circa un miliardo di euro con il terzo general contractor del Paese. Il consorzio di istituti, guidato da Unicredit che ha storicamente il rapporto più stretto con Condotte, ha respinto questa richiesta perché ritiene la società non più in grado di rimborsare i fidi, visti i flussi di cassa ridotti al lumicino. La trattativa però è ancora aperta. Ieri i tre commissari sono arrivati a Milano per incontrare alcuni esponenti delle banche esperti di ristrutturazione. Hanno messo sul tavolo il prestitoponte da 190 milioni di euro garantito dal ministero dell’economia. Per vederselo erogato, e con quello rimborsare prontamente le banche, serve il via libera della Commissione Ue che sta analizzando il dossier perché non infranga la normativa sugli aiuti di Stato. I commissari stanno lavorando duramente per cedere ciò che non è più remunerativo svincolandosi anche delle opere che presentano oggettive difficoltà, come hanno già fatto per l’autostrada Siracusa-gela. Al momento hanno in corso una trattativa per cedere a Rete Ferroviaria Italiana controllata da Fs, la società Ergon (al 70% di Condotte), società a che a sua volta controlla al 99% Nodavia (in amministrazione straordinaria), titolare del contratto per la stazione e il tunnel dell’alta velocità a Firenze. Opera che dovrebbe separare i flussi della Tav da quelli del trasporto pendolare decongestionando la rete. La cessione di Ergon dovrebbe portare una decina di milioni di euro a Condotte.