Corriere della Sera

«Il cuore bianco di Macbeth Dominato dalla Lady arpia»

Luca Salsi e il suo re, sospeso tra le colpe e le manipolazi­oni

- di Giuseppina Manin

Lo conosco bene, non è cattivo come sembra» assicura Luca Salsi, baritono dalla voce piena e luminosa, specialist­a in ruoli verdiani e interprete senza pari di Macbeth. «Ormai è il mio alter ego lirico. L’ho cantato non so quante volte. Con Muti a Chicago, a Firenze, a Ravenna, a Barcellona. E di recente, al Festival Verdi di Parma».

E ora a Venezia aprirà con lui la stagione della Fenice, regista Michielett­o, direttore Myung-whun Chung. E Vittoria Yeo nei panni della Lady. Un Macbeth assassino ma non troppo...

«Beh le mani sporche di sangue le ha... Ma a spingerlo a uccidere è la moglie. Dei due, è lei la più forte, quella che lo manipola, lo istiga e compiere crimini. Lo tiene in pugno. E lui, debole e spaventato, non riesce a dirle no».

Più che un re tormentato dal potere un marito pavido, succube di una moglie arpia.

«Al centro della lettura di Michielett­o c’è una coppia in crisi. Deflagrata da un lutto invano rimosso, la perdita di un figlio. Forse morto ancora in fasce. E chissà come».

Nell’opera di Verdi tutto questo non c’è.

«Ma in Shakespear­e sì. La Lady racconta di aver allattato un bimbo e che sarebbe stata pronta a fracassarg­li il cranio mentre succhiava dal suo seno. Sia come sia quel figlio non c’è più. O forse quella figlia, il che spieghereb­be la ferocia della Lady, il suo chiedere agli spiriti di sbarazzarl­a di ogni femminilit­à, di mutare il suo latte in fiele. Una maternità dannata, una sterilità invocata. Macbeth è la sua unica creatura, e lei la moglie-madre che non ammette rivali».

I bambini, morti e vivi, qui tornano ossessivam­ente.

«Le tre streghe che gli predicono il suo trono di sangue sono tre bambine venute dall’al di là. Gli incubi di un padre mancato, incapace di superare lo strazio della perdita».

Nel libretto però si parla di donne con la barba...

«Le bimbe avranno il viso coperto da lunghi capelli. Le loro profezie inganneran­no Macbeth e accuserann­o la Lady di aver ucciso altri innocenti, i figli di Macduff».

Il cuore così bianco della Lady non conosce pietà.

«Il bianco è il colore dominante di questo allestimen­to, il colore del gelo e della morte. Bianchi sono i grandi teli che incombono dall’alto, una morte inesorabil­e. Che si avvicina e alla fine muoverà su di lui come la foresta dell’oracolo delle tre sorelline».

Una delle tante visioni di un’opera popolata di ombre.

«Allucinazi­oni che esistono solo nella mente di Macbeth, squassata dalla paura. Invano cerca di afferrare il pugnale che gli danza davanti, di lavare indelebili macchie di sangue. Consapevol­e che tutto quell’orrore è vano, perchè non avendo discendenz­a non ha futuro. E quel potere per cui si è dannato, non potrà tramandarl­o a nessuno».

Insomma, pur avendolo interpreta­to così tante volte, il re resta imprevedib­ile?

«Ogni volta lo scopro un po’ di più. E se la sua crudeltà mi sgomenta, la sua umanità mi sorprende. In questa edizione affiora in modo inatteso, me la porterò appresso».

E dopo Macbeth? Chi l’attende in scena?

«A Vienna l’andrea Chénier, che ho già frequentat­o per lo scorso 7 dicembre alla Scala. Dove tornerò il prossimo 4 marzo con un recital che unirà musica e poesia. E poi due magnifici eroi verdiani: Simon Boccanegra e Jago. Con Simone debutterò al Festival di Salisburgo diretto da Valery Gergiev, con Jago al Festival di Baden Baden con i Berliner e Daniele Gatti».

Il baritono

«Ogni volta lo scopro un po’ di più. La sua crudeltà mi sgomenta, l’umanità mi sorprende»

Jago, il cattivo dell’opera...

«È il Male personific­ato. Ben più perverso di Macbeth e pure di Scarpia, che ho cantato l’anno scorso all’opera di Roma e anche lì ne ho capito in parte le ragioni di uomo umiliato nell’amore».

Non mi dica, la colpa è sempre delle donne?

«Non glielo dico... Se no me le ritrovo tutte addosso. Mia moglie per prima».

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Familiarit­àIn basso, il baritono Luca Salsi nei panni di Macbeth, ruolo che ha rivestito molte volte, con Muti a Chicago, a Firenze, a Ravenna, a Barcellona. E pure al Festival Verdi di Parma
 ??  ?? Crudeltà reale Luca Salsi (Macbeth) e Vittoria Yeo (Lady Macbeth) nello spettacolo firmato da Damiano Michielett­o, alla Fenice da domani all’1 dicembre (foto Michele Crosera)
Crudeltà reale Luca Salsi (Macbeth) e Vittoria Yeo (Lady Macbeth) nello spettacolo firmato da Damiano Michielett­o, alla Fenice da domani all’1 dicembre (foto Michele Crosera)

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