Corriere della Sera

Mosca processa i marinai di Kiev in diretta tv E chiude alla Ue

Confession­e in diretta. Kiev: una montatura

- di Paolo Valentino Dragosei

La diplomazia internazio­nale è al lavoro per cercare di disinnesca­re la crisi del Mare di Azov tra Russia e Ucraina. Dalla Ue e dall’onu gli inviti a ridurre la tensione. Arrestati alcuni marinai della flotta di Kiev. Ma l’offerta franco-tedesca alle parti di «lavorare insieme a una soluzione» è stata respinta da Lavrov, capo della diplomazia di Mosca.

Mentre Russia e Ucraina continuano a scambiarsi accuse per lo scontro di domenica all’ingresso del Mare d’azov, la diplomazia internazio­nale tenta di convincere i contendent­i a moderare i toni, ma senza successo, almeno per ora. I marinai ucraini catturati sono stati portati davanti alle telecamere per «confessare» i loro crimini. «Siamo entrati nelle acque territoria­li russe», ha dichiarato Andrej Drach. E il comandante della flottilla, Vladimir Lisovoj, ha aggiunto: «Avevamo a bordo una mitragliat­rice con munizioni». Nelle immagini Lisovoj sembra leggere un foglio posto di fronte a lui. Si vedono i suoi occhi che si muovono da sinistra a destra mentre parla, come se stesse scorrendo un testo. Kiev è convinta della messa in scena. Tra l’altro, hanno detto i responsabi­li del governo, alcuni dei marinai e degli agenti del controspio­naggio catturati hanno le famiglie nella Crimea ora diventata russa e quindi potrebbero essere facilmente ricattati. Il ministro degli Esteri ha chiesto che venga concesso alla Croce rossa internazio­nale il permesso di vederli. Sono tutti in stato d’arresto: potrebbero subire pesanti condanne.

L’incidente di tre giorni fa era preordinat­o? Due navi militari di Kiev e un rimorchiat­ore avevano lasciato la base di Odessa nel Mar Nero per superare lo stretto di Kerch controllat­o totalmente dai russi dopo l’annessione della Crimea del 2014 e raggiunger­e una base nel Mare d’azov. Sono state intercetta­te da unità di Mosca che per fermarle hanno prima aperto il fuoco e poi hanno speronato un vascello, ferendo alcuni marinai e catturando­ne ventiquatt­ro. Quindici sono già stati condannati a due mesi di carcere per «attraversa­mento illegale di confine». Da parecchi mesi la Marina ucraina sta spostando mezzi nella nuova base di Berdyansk, a sud di Mariupol, dove è stata formata la nuova flotta del Mare d’azov. Un’iniziativa che sicurament­e non fa piacere al Cremlino che oramai considera quello specchio come una sorta di mare interno. Già venerdì scorso uno dei marinai aveva annunciato alla compagna che avrebbe raggiunto col suo vascello Berdyansk. Andrij Atemenko, la cui madre lavora in Italia, aveva anche detto una frase sibillina al padre Anatolij più di dieci giorni fa, secondo la testimonia­nza di quest’ultimo: «Papà, guarda la tv».

I russi insistono a dire che l’intera operazione era organizzat­a per ordine del presidente ucraino Poroshenko che vuole far salire i suoi consensi in vista delle elezioni di primavera. E aggiungono: la proclamazi­one della legge marziale da parte di Kiev può portare a uno scontro diretto.

È comunque assai probabile che anche i russi sapessero da tempo dello spostament­o delle tre navi ucraine, visto anche lo spiegament­o di mezzi per intercetta­rle: varie unità marittime, caccia, elicotteri da combattime­nto. E allora, chi ha preordinat­o la «provokatsi­ya»?

 ??  ?? I marinai ucraini scortati da uomini dei servizi russi all’udienza in tribunale dopo l’arresto
I marinai ucraini scortati da uomini dei servizi russi all’udienza in tribunale dopo l’arresto
 ??  ??
 ??  ?? Alla sbarra Sopra uno dei marinai ucraini catturati mentre parla con il suo avvocato a Simferopol, in Crimea. Sotto un altro marinaio, Andriy Drach (Foto Ap, Getty)
Alla sbarra Sopra uno dei marinai ucraini catturati mentre parla con il suo avvocato a Simferopol, in Crimea. Sotto un altro marinaio, Andriy Drach (Foto Ap, Getty)
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy