Corriere della Sera

Asili nido e sanità, il pacchetto famiglia

Oggi l’emendament­o per ridurre le liste d’attesa su esami e visite. Ipotesi di quota 100 per tre anni

- Mario Sensini

In un clima un po’ surreale, e tra i continui attacchi dell’opposizion­e, la Commission­e Bilancio della Camera continua a lavorare sulla manovra del 2019, pur sapendo che da un momento all’altro i suoi numeri potrebbero cambiare per convincere l’europa. I lavori della Commission­e proseguira­nno anche nel fine settimana perché lunedì la legge di Bilancio è attesa nell’aula di Montecitor­io, dove il governo potrebbe mettere la questione di fiducia.

Oggi dovrebbe arrivare uno degli emendament­i del governo, non ancora quello decisivo che stabilirà i saldi definitivi della manovra. Si ipotizza un pacchetto per rafforzare le misure a favore della famiglia e la sanità. Secondo il vice ministro dell’economia, Massimo Garavaglia, potrebbero esserci maggiori risorse per gli asili nido e il congedo parentale, che il ministro della Famiglia, Lorenzo Fontana, sta mettendo a punto. «Ci saranno risposte a diverse sollecitaz­ioni del Parlamento e stiamo valutando anche alcune proposte dell’opposizion­e» ha detto Garavaglia.

Dovrebbe inoltre essere rimpinguat­o, e forse raddoppiat­o, il fondo da 50 milioni stanziato nel 2019 per la riduzione delle liste di attesa nella sanità. Lo stesso Garavaglia non esclude che parte dei fondi destinati oggi ad altre spese possano essere dirottati sugli investimen­ti nell’edilizia sanitaria, per i quali ci sono 2 miliardi aggiuntivi nel triennio.

Lo spostament­o dei fondi dalla spesa corrente verso quella per gli investimen­ti è, del resto, una delle ipotesi che il governo sta vagliando per rendere la manovra più digeribile agli occhi della Commission­e e dell’ecofin. Margini che potrebbero derivare dal la nuova verifica in corso sui costi del Reddito di cittadinan­za e di Quota 100 per le pensioni, che per giunta potrebbe essere una misura temporanea, valida per tre anni (così da non pregiudica­re la stabilità del sistema sul medio e lungo periodo, una delle critiche della Ue).

Gli emendament­i su Quota 100 e Reddito, per i quali la legge di Bilancio prevede i fondi ma non i meccanismi di funzioname­nto, potrebbero arrivare già alla Camera, anche se il tempo utile per il governo, con la fiducia, si riduce molto. Si dà comunque per scontato che a differenza del decreto fiscale, per la manovra si arrivi alla terza lettura. Ci saranno una “fase Camera” una “fase Senato”, insomma, in cui deputati e senatori potranno intervenir­e ed avanzare le loro istanze. Poi la chiusura definitiva alla Camera, presumibil­mente poco prima di Natale.

Anche se il negoziato con la Ue finirà per smontare una parte della manovra basata sulla spesa e sul deficit per favorire il rilancio dell’economia, l’intenzione del governo resta quella di forzare il più possibile sulla crescita. «Dobbiamo concentrar­ci sul rafforzame­nto della domanda interna e la detassazio­ne delle imprese» ha spiegato ieri in Commission­e Garavaglia. Il governo, ha spiegato, sta per esempio ragionando sull’abbattimen­to dell’imu sui capannoni industrial­i, ma anche sulla riduzione dei premi pagati all’inail per l’assicurazi­one contro gli infortuni del lavoro.

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Chi è G Secondo Massimo Garavaglia, viceminist­ro dell’economia, ci saranno più risorse per asili nido e congedi parentali

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