Gas liquido, la svolta di Edison Dalla nave su misura ai camion
Il progetto per un deposito costiero e la costruzione di una metaniera per il trasporto
della durata di 20 anni. Useremo rigassificatori a terra. Uno a Dunkerque e uno situato in Spagna. Quello di Rovigo presentava delle difficoltà tecniche». La prima stazione di Gnl, con gas proveniente dal rigassificatore vicino a Marsiglia, è stata aperta a Piacenza nel 2014. «Il nostro piano di sviluppo ha il vantaggio della prossimità — puntualizza Vergerio — e prevede la realizzazione di un sistema di depositi costieri. Abbiamo già l’autorizzazione per uno a Oristano. Si tratta di un mercato in crescita. Nel 2016 i camion a Gnl in Italia erano 180. Nel 2018 erano mille e nell’aprile del 2019 sono previsti raddoppiare a duemila. Il primo pieno di Gnl Edison arriverà nel 2021». Potrà alimentare almeno 12 mila camion e fino a 48 traghetti all’anno. Anche a livello europeo il mercato è in espansione: si prevede che circoleranno 280 mila camion a Gnl nel 2030 e attualmente sono 244 le navi operative o in costruzione a Gnl.
La politica fa la sua parte. A metà novembre il Parlamento europeo ha approvato per la prima volta degli obiettivi di riduzione delle emissioni prodotte da camion per contribuire al taglio di CO2 entro il 2030. I costruttori dovranno garantire che i veicoli a zero e a basse emissioni rappresentino una quota di mercato di almeno il 5% entro il 2025 e del 20% delle vendite entro il 2030. «Stimiamo che il nostro progetto — conclude Vergerio — consenta di evitare 6 milioni di tonnellate di CO2 lungo il proprio ciclo di vita».