Corriere della Sera

Ora spazio alle riparazion­i

Tanta fatica con il Dudelange. Assalto a Fabregas e Christense­n

- Milan Dudelange 5 2 Carlos Passerini

MILANO Brividi. Troppi. E non di freddo, nonostante il freezer semivuoto di San Siro, ma di paura verissima, la solita paura del Diavolo. Contro i dopolavori­sti del Dudelange — il cui capitano, Schnell, al mattino per intenderci fa l’impiegato in Comune — il Milan vede le streghe e passa venti terribili minuti a danzare sul baratro, prima di riuscire a raddrizzar­e una notte che stava prendendo una piega atroce, da sfondone epocale, roba tipo Cavese.

Avanti di un gol, messo a segno in avvio da Cutrone, la squadra di Gattuso esce mentalment­e dalla partita e, tra fine primo tempo e inizio secondo, subisce addirittur­a il sorpasso dei cocciuti ma modesti lussemburg­hesi, prima di darsi una svegliata negli ultimi venti minuti grazie a due autoreti e alle giocate di un Calhanoglu che dà finalmente segni di resurrezio­ne. Il quinto lo mette Borini, 47 secondi dall’ingresso in campo.

Ma quanta paura, troppa. Il solito Milan, i soliti limiti di tenuta mentale. E che delusione i riservisti: né Bertolacci né Halilovic ripagano la fiducia. Meglio José Mauri entrato nella ripresa e decisivo per riaccender­e il centrocamp­o. Finisce comunque con un risultato che inganna, si salvano giusto i tre punti, che sistemano lo scenario del gruppo F. Tra due settimane ad Atene contro l’olympiacos, ieri sconfitto 1-0 a Siviglia dal Betis e ora sotto di 3 punti, Gattuso e i suoi potranno contare su due risultati su tre. Di più: per andare ai sedicesimi va bene anche una sconfitta con un gol di scarto. Attenzione, però, perché il Karaiskaki­s sarà un inferno e l’olympiacos non si squaglierà come il Dudelange.

Di certo servirà un Higuain migliore di quello visto (poco) ieri: doveva essere la notte del riscatto, ha combinato poco o niente. Pare avesse un po’ di mal di schiena, ha fatto sapere Gattuso. Di sicuro l’ennesima tribolata notte europea ha confermato una volta più quanto questo Milan abbia un serissimo bisogno d’essere rattoppato a gennaio. Se il dossier Ibra è ormai di pubblico dominio — c’è un’intesa per 2,7 milioni per sei mesi, si decide dopo le sanzioni Uefa

Calhanoglu Sono molto contento della mia prestazion­e e del gol, ora sto bene fisicament­e. Grazie alla squadra per il sostegno, posso migliorare

di metà dicembre — apertissim­a invece è la caccia a un centrocamp­ista e un difensore. Che potrebbero arrivare entrambi dal Chelsea. Il d.t. Leonardo ha messo gli occhi su Cesc Fabregas e Andreas Christense­n. Più complesso arrivare al primo, 31 anni, in scadenza a giugno: Abramovich chiede un indennizzo eccessivo, circa 12 milioni di euro, in più lo spagnolo chiede 3,5 più bonus. Roba costosa, insomma. Ma, con Biglia e Bonaventur­a fuori per un pezzo, Gattuso là in mezzo ha bisogno di qualità ed esperienza: caratteris­tiche che costano, specie a gennaio. Una trattativa col Chelsea ancora non c’è ancora, i contatti con l’agente sì. Se ne saprà di più la prossima settimana. Al pari di Fabregas, è del tutto tagliato fuori dal progetto-sarri anche l’altro obiettivo rossonero Christense­n, 22 anni. Un prestito potrebbe andare bene a tutti. La questione toccherà a Ivan Gazidis, ieri al debutto in tribuna. Mercoledì sarà nominato a.d. Vale un centravant­i, dicono. Vediamo.

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(Ansa) A segno Patrick Cutrone, 20 anni, ha realizzato il primo gol in Coppa al Dudelange
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