Corriere della Sera

Un Sacchetti tira l’altro,

Una tripla di Brian dà la vittoria agli azzurri di papà Meo sulla Lituania: domenica in Polonia la sfida decisiva

- Flavio Vanetti

BRESCIA Due perle in una serata stregata al tiro, ma illuminata dalla resistenza, dal ritmo e dalla «presenza» di un’italia ora più vicina al Mondiale 2019: la prima gemma è di Brian Sacchetti, a 33’’ dalla sirena; tripla — l’unico suo tiro della partita, dedicato, immaginiam­o al padre c.t. — e canestro fondamenta­le (66-60) per respingere la Lituania. La seconda prodezza è invece di Pietro Aradori, il capitano: recupero su una rimessa dei baltici e palla prigionier­a nelle nostre mani. Insomma, colui che avrebbe dovuto colpire in attacco e che invece stavolta ha avuto le polveri bagnate, ha messo un mattone decisivo in difesa.

Questo è il senso di una vittoria che aritmetica­mente ancora non vale il pass per la Cina, ma che avvicina Azzurra alla meta: «Ora siamo arbitri del nostro destino: manca una vittoria e vogliamo centrarla già dopodomani in Polonia», dice Aradori. A sfidare un avversario che ha triturato gli olandesi si va nel ricordo di un match tirato, segnato dai ribaltoni (gli azzurri nel secondo quarto hanno piazzato un 10-0 per annullare un +5 lituano), dall’equilibrio e dal concetto che non era mai finita. In fondo è stato così perfino dopo le prodezze di Sacchetti e Aradori: sul 68-62, l’italia è stata riavvicina­ta da una tripla di Kalnietis, sterilizza­ta da due liberi di Abass. Game, set and match: 70-65.

L’italia ha condotto per quasi 24 minuti, la Lituania, alla prima sconfitta in 9 incontri, solo per 10 scarsi: quello che non abbiamo avuto nella mira (36%-49%) l’abbiamo dunque ritrovato in una quantità non priva di qualità. Sono piaciuti l’intensità di Polonara — recuperato alla causa azzurra —, i balzi di Biligha e di Abass (importante nelle nostre fasi di allungo), il lavoro del rientrante Ale Gentile («È stata una lotta di tutti»), la faccia tosta del debuttante Ricci che entra e piazza subito una bomba. Hanno giocato tutti «e questa è la vittoria di un gruppo vicino al suo obiettivo», dice Meo Sacchetti. Brian gli fa eco: «Siamo solidi, ci siamo detti di rimanere sul pezzo tutte le volte che loro scappavano». Applausi.

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(Lapresse) Puntuale Brian Sacchetti, 32 anni, figlio del c.t. Meo, gioca a Brescia

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