Solo 13 italiane tra le 500 startup acquistate dagli investitori
Negli ultimi 17 mesi (da maggio 2017 a settembre 2018) in Europa 501 startup sono uscite dalla fase iniziale di sviluppo per essere acquisite da un player industriale o, in misura molto minore, per aprirsi a nuovi investitori tramite quotazione in Borsa. È quanto emerge dai dati elaborati da Italian Angels For Growth (IAG), il principale network di business angel italiano.
Preferite dagli investitori sono le startup del «fintech», la tecnofinanza, ovvero la fornitura di servizi e prodotti finanziari attraverso l’utilizzo di tecnologie It. Secondo la ricerca tra le operazioni sulle startup, a livello europeo, il 13,5% ha riguardato proprio le aziende del fintech. Seguono le imprese innovative del segmento salute e marketing digitale che rappresentano rispettivamente l’8,7% e il 8,3%.
Guardando invece alla numerosità di acquisizioni o quotazioni al primo posto c’è il Regno Unito che nel periodo analizzato ha visto 96 imprese passare di mano, il 56% di queste hanno sede a Londra. La Germania è al secondo posto con 90 operazioni. Terza la Svezia (47), quarta la Francia (37), quinta l’olanda (33). Il sistema Italia si colloca appena al decimo posto (a pari merito con la Russia), con 13 startup cedute, un numero corrispondente al 2,6% del totale. Le operazioni sulle startup riguardano prevalentemente acquisizioni esterne (87,2%) dove gli investitori della prima ora, generalmente business angel o fondi di venture capital, cedono il capitale dell’azienda a gruppi industriali realizzando così un guadagno spesso molto rilevante. Meno frequenti sono i buyout (5,7%), acquisizioni da parte di gruppi di manager che diventano imprenditori all’interno della startup. Il 4,7%, infine, intraprende la strada della quotazione in borsa attraverso un’ipo.