Corriere della Sera

Più fondi per ridurre le liste d’attesa

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Più soldi per ridurre le liste d’attesa nella sanità, la possibilit­à per le aziende sanitarie locali di assumere «in prestito» medici privati per sopperire alle esigenze del servizio, misure per agevolare le piccole farmacie rurali, nuovi poteri all’agenzia per il farmaco per contrattar­e con le imprese i prezzi dei medicinali.

Nella manovra arrivano parecchie novità sul fronte sanitario. Ci sono i fondi alle Regioni per accorciare le liste d’attesa, che salgono a 150 milioni per il 2019 e 100 per il 2020 e 2021 (vengono aggiunti 200 milioni nel triennio). Mentre le Asl, per garantire i livelli essenziali di assistenza, potranno affidare a medici privati, anche se in via eccezional­e, incarichi individual­i in assenza 1 di personale medico pubblico per svolgere le stesse funzioni.

L’agenzia per il farmaco potrà ricontratt­are con le imprese il prezzo dei medicinali se si prevede un aumento del loro utilizzo o una modifica del rapporto tra costi e benefici terapeutic­i. Le farmacie più piccole, con un fatturato fino a 150 mila euro annui non avranno più l’obbligo degli «sconti» al Servizio nazionale. La Regione Sardegna, infine, potrà accrescere del 20% la spesa per acquisire prestazion­i sanitarie specialist­iche ambulatori­ali e ospedalier­e da privati. Una misura che serve per «dare certezza e attuare gli impegni in relazione agli investimen­ti stranieri nel Mater Olbia».

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