Corriere della Sera

«Senza Giuseppe e Luigi non avrei fatto niente»

Salvini da Giletti: orgoglioso di essere populista. E poi spiega: la legittima difesa si può modificare

- (Imagoecono­mica) Alessandro Trocino

ROMA «Chiedo ai signori di Bruxelles di aiutarci e tra un anno ci giudichera­nno». «Confindust­ria? Abbia fiducia». Un Matteo Salvini in versione quasi ecumenica si presenta a Non è l’arena da Massimo Giletti su La7 e prova a tenere insieme la fermezza di sempre, «l’orgoglio di essere populista», e il pragmatism­o necessario.

Salvini smentisce che il deficit scenda fino al 2%: «Una bufala, sono numeri al lotto. Non si può fare tutto subito. Io numeri non ne faccio». Anche perché sa bene che occorre trovare un punto di caduta con Bruxelles. Per questo usa due lingue. Il Salvini di battaglia: «L’europa può mandarci pure Padre Pio ma io la legge Fornero la smonto, per me ormai è una ragione di vita». E il Salvini di governo: «Per le misure

d L’europa può mandarci pure Padre Pio ma io la legge Fornero la smonto, per me ormai è una ragione di vita

sul reddito al lavoro, se i tecnici mi dicono: “Matteo, per mantenere gli impegni invece dei 6,5 miliardi ne servono di meno” beh, è chiaro che non li lascio nel cassetto». Dunque si sta cercando nelle pieghe della manovra, per trovare quella che il suo predecesso­re alla Lega chiamava «la quadra».

Per il resto Salvini prova a rassicurar­e tutti, anche perché «con Conte e Di Maio siamo una squadra». A Giletti che gli chiede della questione Di Maio padre e allude alla sua famiglia, Salvini risponde: «Mio padre e mia madre sono pensionati, mia sorella è una precaria con un bimbo avuto da due mesi. Siamo la classica famiglia normale. Quando non possono attaccare una persona, si attaccano ai parenti, alle fidanzate. Per me sono poveretti quelli che sbirciano dal buco della serratura». A Virginia Raggi che chiede aiuto, risponde non troppo entusiasta: «I 250 poliziotti a Roma promessi arriverann­o a inizio 2019, per i miracoli non sono ancora attrezzato. Ma l’aria è un po’ cambiata, sono soddisfatt­o di aver raso al suolo in una settimana 10 villette dei Casamonica». Sulla quale aria, assicura, non vuole mettere le mani. Anche se chiama i suoi per una manifestaz­ione per sabato in piazza del Popolo.

Sulla sicurezza non si tiene indietro: «A Pacini mando un abbraccio perché sta passando giorni di sofferenza. Se al 39esimo furto si alza alle 4 di mattina, vede due col passamonta­gna e col piccone e spara alle gambe e uccide un rapinatore, ha tutta la mia vicinanza. Lo andrò a trovare».

A margine si mostra conciliant­e persino con Roberto Fico: «Dica quello che vuole, se non è d’accordo lo ascoltiamo». Cambierà la legittima difesa? «Certo. Anche sul decreto sicurezza abbiamo limato. Ci potranno essere cambiament­i, purché siano compatibil­i con il quadro della difesa legittima. Che non vuol dire che io auspico che tutti si armino». E le altre riforme: «A inizio anno si va con la legittima difesa. Ma siamo pronti per anticorruz­ione, acqua bene pubblico, autonomia, riforma della giustizia». Nessuna intenzione di mollare: «Con Berlusconi entro la settimana chiudiamo il pacchetto sulle regioni. Ma è solo a livello locale». La nuova Lega sarà simile a quella di oggi, con una maggiore propension­e nazionale: «Il tesseramen­to è già partito anche al Sud. Il nome? Lega e Alberto da Giussano non si toccano». E neanche Matteo Salvini, naturalmen­te: «Mi dicevano che non potevo fare il ministro e il segretario insieme, invece mi pare di star facendo bene». Anche se qualcuno parla di contrasti con Giorgetti: «Leggo, ma non è vero niente. Lavoro con lui giorno e notte». Lui pragmatico, lei più di battaglia? «Siamo complement­ari».

Polemiche sull’alleato Di Maio? Se non si può attaccare una persona si attaccano i parenti Ma farlo è da poveretti

d Leggo di contrasti con Giorgetti ma non è vero niente Lavoro con lui giorno e notte Siamo complement­ari

 ??  ?? Su La7Il vicepremie­r e ministro del Lavoro Matteo Salvini, 45 anni, leader della Lega, ieri sera negli studi di Non è l’arena ospite di Massimo Giletti, 56 anni
Su La7Il vicepremie­r e ministro del Lavoro Matteo Salvini, 45 anni, leader della Lega, ieri sera negli studi di Non è l’arena ospite di Massimo Giletti, 56 anni

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy