Corriere della Sera

INTERVENTI E REPLICHE

-

L’autorità per le Garanzie nelle Telecomuni­cazioni e le offerte degli operatori telefonici

Più di una volta l’autorità per le Garanzie nelle Comunicazi­oni, sulla base di segnalazio­ni come quella dell’autore della lettera pubblicata sul Corriere del 30 novembre, ha sanzionato gli operatori che, pur utilizzand­o per la commercial­izzazione delle proprie offerte la formula «per sempre», hanno poi modificato i prezzi contrariam­ente a quanto pubblicizz­ato. Grazie agli interventi dell’autorità, la presenza sul mercato di nuove offerte di questo tipo si è di molto ridotta. La nostra vigilanza rimane, in ogni caso, alta e il recente aumento legislativ­o dei massimali sanzionato­ri potrà fornirci uno strumento più incisivo per tutelare i consumator­i. Sotto diverso profilo, l’azione dell’autorità in questi anni è stata diretta a rafforzare le garanzie per gli utenti ogniqualvo­lta subiscono una modifica unilateral­e dei contratti, facoltà riconosciu­ta agli operatori dal Codice delle Comunicazi­oni elettronic­he e dal giudice amministra­tivo. In questi casi, infatti, l’utente ha il diritto di ricevere un preavviso scritto almeno 30 giorni prima della modifica e di esercitare il recesso senza costi di disattivaz­ione né penali. Non possono pertanto essere addebitati neanche i costi connessi a eventuali offerte promoziona­li, né può essere chiesto il pagamento in una unica soluzione delle rati relative all’acquisto di uno smartphone. Inoltre, per rendere più agevole l’esercizio del diritto di recesso dei consumator­i, abbiamo previsto che non sia necessario l’invio di una raccomanda­ta, bensì debbano essere consentiti anche i recessi tramite web, presso i punti vendita e, quando previsto per l’attivazion­e del contratto, il canale telefonico.

David Nebiolo, Ufficio Comunicazi­one, Autorità per le Garanzie nelle Telecomuni­cazioni

La misura concessa dal Gip del Tribunale di Mantova a carico di Gianfranco Zani

È falsa la notizia, contenuta nell’articolo apparso il 24 novembre — riguardant­e l’incendio a Sabbioneta in cui è morto il bimbo undicenne Marco — a firma Alessandro Fulloni, secondo cui avrei «rigettato» una misura cautelare più pesante di quella chiesta dalla Procura di Mantova. In realtà la decisione dello scrivente è stata conforme all’istanza della Procura che aveva richiesto le medesime misure cautelari. Secondo un consolidat­o principio giurisprud­enziale («divieto dell’ultra petita»), vista la richiesta della Procura, non sarebbe stato possibile per il Gip emettere un provvedime­nto più afflittivo (custodia in carcere o arresti domiciliar­i). Inoltre la richiesta dei legali di Silvia Fojticova di sostituire la serratura all’ingresso della casa non è mai pervenuta al mio Ufficio, trattandos­i peraltro di richiesta che sarebbe stata considerat­a irrituale, non essendo prevista dalla legge alcuna autorizzaz­ione di questo tipo da parte del Giudice. Gilberto Casari, giudice per le indagini preliminar­i del tribunale di Mantova

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy