Il kolossal firmato Montanelli
La «Storia di Roma» riproposta in un’edizione illustrata (Rizzoli)
Ci voleva l’ineguagliabile talento di Indro Montanelli per riassumere oltre mille anni di avvenimenti complessi in poche centinaia di pagine, riuscendo a mantenere sempre viva l’attenzione del lettore. Non a caso la sua Storia di Roma, ora riproposta da Rizzoli in una bella edizione illustrata (pagine 542, 26), fu il bestseller che aprì nel 1957 la fortunata serie della Storia d’italia, giunta poi fino all’ulivo di Romano Prodi.
Attraverso la penna del grande giornalista, la Repubblica e l’impero sorti sui sette colli diventano lo scenario di un appassionante kolossal. E i protagonisti più famosi, spesso monumentalizzati nell’immaginario comune, ritrovano il loro aspetto umano, del quale non di rado Montanelli si prende gioco con la consueta mistura di perfidia e bonomia. Bruto, il capo della congiura contro Cesare che Dante colloca con il suo socio Bruto e con Giuda in fondo all’inferno, nella prosa dell’autore toscano diventa «un povero diavolo che credeva di guarire il gran malato eliminando non il bacillo, ma la febbre».
Così poi, alla fin fine, viene ridimensionato anche Cesare: Montanelli ne riconosce le eccelse qualità militari, ma ne riduce il ruolo politico a quello di sintomo della crisi irreversibile da cui erano affette ormai da molto tempo le istituzioni repubblicane di Roma: la crisi dalla quale, con Augusto, scaturì l’impero.