Corriere della Sera

«Vorrei correre qui con lui»

Vale vince la 100 km e invita il campione della Mercedes nella sua Tavullia

- DAL NOSTRO INVIATO

TAVULLIA A un certo punto la nuvola fantozzian­a che lo ha perseguita­to per tutta la stagione si è presentata pure sopra il cielo di Tavullia: duello feroce con Mattia Pasini, un passaggio complicato, il piede destro colpisce un birillo esterno, il ginocchio si gira. «Ho visto le stelle, pensavo di fermarmi». La missione però era chiara: dopo 18 corse vere senza vittoria (che sommate a quelle del 2017 fanno 27) poteva fallire anche nella 100 km al Ranch? Così ha dato il cambio a Morbidelli in seconda posizione, si è seduto, ha fatto un respiro profondo, si è rimesso in piedi, ha ripreso il testimone e si è giocato tutto all’ultimo turno. Azzardo riuscito: Pasini, in netto vantaggio, è caduto permettend­o a Valentino di trionfare zoppo alla meta mentre il rivale (che faceva coppia con Baldassarr­i) si è rialzato per prendersi

d Futuro

I test dicono che la Yamaha deve ancora migliorare. Con Lewis ci sentiamo spesso, c’è stima reciproca. Lo aspetto per girare insieme in moto

Luna Park Valentino Rossi insieme a Franco Morbidelli vince la 100 km dei campioni al Ranch di Tavullia almeno l’argento.

Vade retro Fantozzi, dunque: la fortuna per il Dottore è giunta proprio in extremis, sul fare della fredda sera, a dicembre, quando più che andare in moto sarebbe meglio sciare e poi farsi un vin brulé. «Il ginocchio mi fa male, sono un po’ preoccupat­o. Però son contento. Né io né Franco abbiamo vinto tanto quest’anno... E una vittoria ti cambia la stagione. Da zero a uno c’è molta differenza». Naturalmen­te si scherza, nello spirito della giornata e del luogo, ma un fondo di sincerità c’è, «perché questo posto è una delle ragioni per cui vado in moto. Qui si guida e basta. E sfidare e allenare i giovani tiene giovane anche me».

Così va al Ranch, la trasposizi­one in terra della filosofia rossiana. La visione venne nel 2009 a papà Graziano, che ieri ha seguito la gara dietro una curva nel suo furgone col riscaldame­nto a palla perché odia il freddo. Su questo suo terreno di 70 ettari sulle colline a 15 km dal mare il «Grazia» sognava una pista per la guida di traverso, cioè in derapata spinta. Vale, Marco Simoncelli, Mattia Pasini e Alberto «Albi» Tebaldi, braccio destro del campione, hanno tirato le prime fettuccine sull’erba e oggi ci sono 2,5 km di magnifico sterrato dentro una ex tenuta agricola ancora produttiva. Questa è la casa dell’academy e la 100 km dei campioni — 14 coppie su moto da cross da 450cc modificate che si danno il cambio ogni

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