Corriere della Sera

L’italia fa solo una brutta figura La strada mondiale è ancora aperta

- Michele Gazzetti

Niente panico. L’italia spreca a Danzica il primo match point per Cina 2019 ma non c’è nessuna ragione per pensare che la magia sia evaporata. Per ottenere la qualificaz­ione al Mondiale ci saranno altre due occasioni a fine febbraio e questa squadra ha tutte le carte in regola per piegare l’ungheria in casa o la Lituania in trasferta. Dopo tre successi consecutiv­i, gli uomini di Sacchetti crollano 9478 contro una Polonia perfetta nell’imporre il proprio ritmo sin dall’inizio capitalizz­ando un vantaggio lampante in termini di fisicità.

L’ipotesi di guadagnare l’invito iridato prima del match tramonta a due ore dalla palla a due: gli azzurri ricevono la notizia del successo dei magiari contro l’olanda e quindi sanno di essere obbligati a firmare il blitz. L’approccio al match però è letargico mentre la Polonia scarica subito in campo un’overdose di energia che è ben fotografat­a dalla capacità con cui aggredisce il ferro giocando in velocità.

I padroni di casa costruisco­no il vantaggio in doppia cifra già dopo 6’30’’ e chiudono il primo quarto sul più 13 (31-18) con il 75 per cento su azione e un saldo di 14-2 nei punti generati in contropied­e. Sacchetti prova a varare un quintetto basso con Gentile e Sacchetti come lunghi e, dopo aver sbagliato i primi sei tentativi dall’arco della gara, l’italia si sblocca prima con Filloy e poi con un tris di triple di Abass (13 punti).

La rimonta però viene vanificata da Sokolowski che realizza 14 dei suoi 15 punti prima della pausa lunga a cui gli azzurri arrivano sul -11 (52-41).

La differenza di intensità si manifesta anche a inizio terzo quarto quando il divario si allarga fino al più 17 (64-47) perché i biancoross­i cavalcano Waczynski e segnano tutti i primi 5 tiri della ripresa. Sull’orlo del burrone l’italia si desta all’improvviso e prova a imbastire l’operazione rimonta con un parziale di 1-12 targato Aradori (13 punti alla fine). Niente che possa scalfire la fortezza tattica degli avversari che tremano su un gioco da 4 punti di Gentile (71-65) prima di riaprire il gas a inizio dell’ultimo segmento con un Lampe straripant­e (top scorer con 22 punti) che autografa il nuovo più 17 (84-67).

Filloy interrompe il silenzio offensivo segnando il primo canestro su azione del quarto a 3’32’’ dalla fine: troppo poco, troppo tardi perché fino al 40’ proseguono ineluttabi­li le mareggiate della Polonia che però non riesce a ribaltare il -19 dell’andata.

È l’unico piccolo spiraglio di luce in una notte azzurro tenebra: «Abbiamo fatto un pessimo primo quarto e poi loro sono andati via con sicurezza — commenta a Sky Sport Meo Sacchetti —. Abbiamo fatto fatica per tornare a -6 ma poi non dovevamo sbagliare più niente. Ci serve ancora una partita. Dobbiamo essere sereni contro l’ungheria, non andremo ad affrontare una delle prime d’europa. Non sarà facile, ma ce la giochiamo in casa».

L’italia ha perso a Danzica contro la Polonia sciupando il primo match point per la qualificaz­ione ai Mondiali che si giocherann­o in Cina il prossimo anno

La Nazionale di Sacchetti avrà a disposizio­ne altre due possibilit­à a fine febbraio per centrare l’obiettivo: in casa contro l’ungheria e in trasferta contro la Lituania

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