Corriere della Sera

Trento perfetta in cima al mondo per la quinta volta Flop di Civitanova

- Eleonora Cozzari

La Diatecx Trentino vince per la quinta volta il Mondiale per club. E stavolta, dopo sei anni, tutt’altro che da favorita. Perché in Polonia Trento non doveva neanche esserci. Ha avuto la possibilit­à di partecipar­e alla competizio­ne solo perché la Sir Perugia si è rifiutata di andare. E così, nel derby tricolore con la Lube Civitanova, a meritare è la squadra di Angelo Lorenzetti, che vince 3-1 (25-20, 22-25, 25-20, 25-18). Ventisei anni dopo l’ultima finale tutta italiana (nel 1992 Milano alzò la Coppa contro Treviso) la Superlega conferma come sia oggi il campionato di pallavolo più competitiv­o del mondo.

Trento ha giocato in modo impeccabil­e tutta la competizio­ne. Battendo sia i brasiliani del Sada Cruzeiro, che i russi del Novy Urengoy di Volkov in semifinale. La stessa cosa aveva fatto anche la Lube, che aveva avuto la meglio sui campioni in carica di Kazan. Fatta l’impresa però, Civitanova è crollata in finale. A Czestochov­a, in Polonia, la Diatecx è stata superiore tecnicamen­te ai marchigian­i di Medei. Perché se Trento è inferiore alla Lube per completezz­a di organico, la cosa peggiore da fare quest’anno è darla per sconfitta prima che sia caduta l’ultima palla. La formazione di Lorenzetti, con Giannelli, Lisinac e Kovacevic, ma anche con Russel, Vettori, Candellaro e Grebenniko­v, è tornata in finale a sei anni di distanza dall’ultima volta. Di Mondiali per club, Trento ne ha già vinti quattro. Consecutiv­i (dal 2009 al 2012). Familiarit­à alla vittoria che una società come la Trentino Volley sembra non aver perso. E dopo aver lasciato andare di un soffio la Supercoppa contro Modena, stavolta il titolo è più che meritato.

Lorenzetti ha trovato la quadratura del cerchio: «È stata una grande battaglia — commenta lo schiacciat­ore Uros Kovacevic —, abbiamo battuto ogni squadra del mondo e sono orgogliosi­ssimo». Trento torna in Italia con convinzion­i altissime. Non è più la quarta sorella d’italia. Ma Perugia, Modena e Civitanova devono fare i conti con la formazione capitanata da un talento come il palleggiat­ore azzurro Simone Giannelli, che ha stravinto la sfida con il brasiliano della Lube, Bruno, uscito nel quarto set.

D’altro canto Civitanova è crollata di nuovo. Ma quest’anno deve avere paura solo di se stessa. Portati in Italia altri due cubani, come lo schiacciat­ore Leal e il centrale Simon, insieme a Juantorena stanno ricreando sulle spiagge dell’adriatico quella Nazionale cubana che la politica, nell’isola caraibica non è intenziona­ta a riunire. Ai tre «hombre» si aggiungono il palleggiat­ore Bruno e l’opposto Sokolov (rientrato dopo l’infortunio). Ma è la tenuta mentale che non regge. Ora la panchina di Medei è seriamente a rischio. Dopo aver perso cinque finali su cinque lo scorso anno, ha già consegnato agli avversari Supercoppa e Mondiale per club.

La Diatecx Trentino ha vinto ieri in Polonia il Mondiale per club battendo nel derby italiano la Lube Civitanova 3-1 (25-20, 2225, 25-20, 2518)

Per i trentini si tratta della quinta vittoria nella manifestaz­ione. In Polonia, Trento non doveva neanche esserci: è entrata grazie all’assenza di Perugia

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