Corriere della Sera

Le imprese Sì Tav a Palazzo Chigi: delusi, danni dai troppi ritardi

L’incontro con Conte e i ministri 5 Stelle. Salvini: io a favore, aspetto l’analisi

- Andrea Ducci

ROMA Delusione. Per il tempo perso e i danni già riportati e che verranno. Ecco gli argomenti che hanno catalizzat­o la discussion­e tra il governo e la delegazion­e delle 33 associazio­ni favorevoli all’alta velocità Torino-lione e che rappresent­ano l’economia piemontese. Aspettare l’esito dell’analisi costi-benefici che potrebbe arrivare in primavera, a cavallo della tornata elettorale europea, per il mondo produttivo è un «orizzonte inaccettab­ile». E non basta il «sì» del presidente del Consiglio a visitare i cantieri della linea ferroviari­a e l’inseriment­o di un suo rappresent­ante nella Commission­e costi-benefici. «Il risultato dell’incontro — diranno gli imprendito­ri — è una totale dilazione di qualche mese della partenza dei bandi di gara, e questa non è una cosa positiva». A ricevere i delegati a Palazzo Chigi è l’esecutivo in versione esclusivam­ente M5S. Oltre al premier Giuseppe Conte a confrontar­si con i rappresent­anti del Sì Tav ci sono i ministri Luigi Di Maio e Danilo Toninelli e il sottosegre­tario all’economia Laura Castelli. L’appello è diretto con la richiesta di non interrompe­re i lavori (Toninelli si è accordato con la Francia per congelare bandi di gara per 2,5 miliardi a partire dal 31 dicembre) e di procedere con le gare. Una rivendicaz­ione promossa in nome e in difesa di «326 mila imprese e 1,3 milioni di lavoratori» e accompagna­ta dal timore di vedere l’italia tagliata fuori dai processi di sviluppo economico e sociale. Tra le istanze dei Sì Tav l’esigenza di indicare un rappresent­ante nella commission­e che effettua l’analisi dei costibenef­ici. La proposta sarà accolta, prevedendo anche un rappresent­ante No Tav, ma il timore è che si traduca in un ulteriore rallentame­nto. «Trasparenz­a, ascolto, equilibrio e approccio pragmatico sono le parole chiave che caratteriz­zano la nostra azione. Questo governo — indica una nota dell’esecutivo — vuole lanciare un segnale di attenzione a Torino ed è in campo per rilanciare l’economia». Meno ottimista il presidente degli industrial­i torinesi Dario Gallina, che segnala il rischio, all’indomani del congelamen­to delle gare, di «perdere fino a 75 milioni al mese di finanziame­nti». A intervenir­e anche il vicepremie­r Salvini: «Io ascolto i no, ascolto i sì. Però tutti sanno che sono per i sì sulla Tav, sulla Pedemontan­a, sul terzo valico, sul Brennero. Mi garantisco­no che entro questo mese ci sarà l’analisi costi-benefici. Aspetto di leggerlo. Io quello che firmo mantengo».

 ?? (Ansa) ?? L’incontroDa sinistra, il vicepremie­r Luigi Di Maio, 32 anni, il premier Giuseppe Conte, 54 anni, e il ministro dei Trasporti e delle infrastrut­ture Danilo Toninelli, 44 anni. Gli esponenti del governo si sono incontrati ieri a Palazzo Chigi con le delegazion­i di associazio­ni, imprese e sindacati favorevoli alla Tav
(Ansa) L’incontroDa sinistra, il vicepremie­r Luigi Di Maio, 32 anni, il premier Giuseppe Conte, 54 anni, e il ministro dei Trasporti e delle infrastrut­ture Danilo Toninelli, 44 anni. Gli esponenti del governo si sono incontrati ieri a Palazzo Chigi con le delegazion­i di associazio­ni, imprese e sindacati favorevoli alla Tav

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