Pirelli 2019, i sogni delle donne (condivisi con gli uomini)
Gli scatti per il calendario. Watson: «Le pin-up sono un genere superato»
Quattro donne che sognano e fanno progetti per il futuro, ognuna protagonista del suo piccolo «film», del quale fanno parte anche gli uomini. «Non volevo prendere delle supermodelle e metterle in una spiaggia in topless», ha spiegato ieri Albert Watson, fotografo del 46° Calendario Pirelli, durante il lancio di «Dreaming», scattato tra New York e Miami. Il calendario con le pin up mi sembra un genere già superato». E infatti le donne che ha voluto celebrare sono quelle reali: la ricca signora annoiata, la pittrice che vive nel monolocale-studio con il compagno, l’aspirante ballerina, la giovane fotografa. Donne che hanno il volto e il corpo di Gigi Hadid, Misty Copeland, Julia Garner e Laetitia Casta alle quali ha chiesto di «far finta di non essere famose», fotografate in 40 scatti a colori e in bianco e nero, rigorosamente in 16:9, omaggio alla passione per il cinema del fotografo e forse garbato affondo al mondo dei social, dai formati meno autoriali.
«Ho cercato di capire cosa potevo portare io al mio personaggio», ha detto Julia Garner, mentre Laetitia Casta ha raccontato di come si sia «abbandonata e data in pasto a Watson, cercando di essere davvero me stessa: mi sono sentita protetta da lui, non volevo solo essere sexy, volevo mostrare la mia intelligenza».
Il nudo non è assente, ma si intravede, distante dallo stile di Meisel. Ci sono ben altre pieghe dietro a questo calendario, che è onirico solo in parte: in realtà indaga la vita di donne diverse tra di loro, ma capaci di includere gli uomini nelle loro vite. «È un prodotto artistico che racconta quanto le donne siano in un momento di autoaffermazione — ha fatto notare Misty Copeland, la ballerina afroamericana dell’american Ballet —, ma che al tempo stesso non rinnega l’universo maschile». Nel calendario Misty — che praticamente recita se Dall’alto in basso: Laetitia Casta, ancora Gigi Hadid in un primo piano assorto e la danzatrice americana Misty Copeland stessa — è una ballerina con sogni di gloria nel mondo della danza e ha come partner Calvin Royal III, nei panni del fidanzato.
Anche la pittrice Laetitia Casta ha al suo fianco Sergei Polunin e Gigi Hadid, separata da poco e rinchiusa in una torre d’avorio a Manhattan, trova in Alexander Wang l’unico amico e confidente. È invece solitaria l’attrice Julia Garner, che interpreta una fotografa: da lei Watson dice di aver fuori il lato dolce «e non quello inquietante del personaggio di Ozark». Ogni storia è comunque percorsa dall’ostinazione di realizzare foto iconiche. «Durante la mia carriera di fotografo di moda (è suo il ritratto di Steve Jobs, ndr), sono stato a volte accusato di realizzare immagini troppo “cariche”, iconiche appunto. Questa con Pirelli è stata l’occasione per esprimermi». A chi
gli chiede quale delle 40 foto sopravviverà tra 20 anni non dà una risposta precisa: è il messaggio di poter realizzare i propri sogni che resisterà nel tempo. «La ballerina che interpreto mi somiglia: anche io, con sei fratelli e cresciuta senza padre, ho lottato per diventare quel che sono», ha confessato la Copeland. Un cast internazionale, un lavoro serrato «senza neppure pause pranzo» e diverse ambientazioni «per uscire dalla monotonia degli studi », ha spiegato Watson, che non ha voluto tener conto dei suoi predecessori. «I fotografi sono competitivi, guardano sempre cosa è stato fatto l’anno prima. Io penso invece a quello dopo, magari con un nuovo calendario Pirelli». Ma il ceo Marco Tronchetti Provera, mentre elogia il lavoro artistico, risponde con una battuta: «Magari il prossimo anno mi candido io».